Si attende con ansia che arrivi la relazione dettagliata sui tavoli delle stanze comunali ma la Gradinata Marco Sestini potrebbe veder ridurre fortemente la capienza in vista del prossimo campionato. All’origine del tutto le nuove normative antisismiche, proprio il cuore pulsante del tifo azzurro è stato oggetto nelle settimane passate di un dettagliato controllo dal quale sono emerse problematiche di varie tipo tra tutte crepe abbastanza evidenti del cemento armato che metterebbero a forte rischio l’incolumità delle persone. Non c’è comunque da meravigliarsi, dall’anno della sua costruzione (è stato inaugurato nel 1966 in un  Sangio – Tolentino di Serie D come ci ricorda Leonardo De Nicola) non è mai stata fatta la benché minima manutenzione e l’unica opera di restyling se così vogliamo definirla è stata quella cromatica con la tinteggiatura bianco e azzurra dei gradoni ad opera degli sportivi. Niente più poi, le magagne col tempo sono emerse ed ora il rischio che questo settore dello stadio possa essere privato di numerose presenze è alto. Si parla addirittura anche di una chiusura vera e propria e a quel punto non osiamo pensare la reazione dei tifosi. Tribuna e Curva invece sono risultati agibili. Il rimedio a questo ? Che una volta appurate tutte le magagne si parta immediatamente con alcuni lavori che scongiurino almeno la chiusura totale. Trattandosi di manodopera straordinaria spetterebbe comunque all’amministrazione comunale metterci le mani e l’augurio è che tutto ciò possa esser fatto in Estate o prima dell’inizio della nuova stagione. Perdere tanti posti, addirittura un’intera parte del Fedini creerebbe un danno enorme per le casse societarie per le prossime partite di cartello. E i dirigenti con tutte le giustificazioni del caso non vogliono proprio pensarci a tutto questo.