Di Massimo Bagiardi

Nel corso di tanti e più anni che seguo il calcio di arbitri scarsi ne ho visti ma questo Senthuran Lingamoorthy di Genova che ieri ha diretto la nostra gara non dico che ha battuto tutti gli altri – Feliciani di Terano che oggi addirittura è in Serie C è ancora distante – ma ci è andato davvero vicino. Al di là dei tre episodi principali ( i due rigori più l’espulsione di Mugelli) sui quali si può e non si può discutere ha proprio sbagliato la condotta nella seconda parte della gara, tralasciando più volte il fatto di avere un fischietto in bocca e invertendo quasi a casaccio decisioni che potevano cambiare in qualunque momento l’esito della gara. Il classico arbitro andato in bambola, che ha mandato spesso in collera il sempre corretto pubblico sangiovannese che ieri e in più occasioni non gliel’ha mandate certo a dire. Si cari miei, partite come quelle di ieri mica sempre le porti in fondo con un risultato a favore ! E per quanto detto dell’arbitro, e per l’avversario che è stato di gran lunga più tosto di tante altre formazioni che abbiamo incontrato fino a questo punto nel nostro cammino. Anche Calori l’ha detto in sala stampa a fine partita: “Questa è la prima vera formazione di Serie D che abbiamo affrontato, l’ho visto subito dal primo minuto….” e siccome il buon Simone “qualche” partita in quarta serie l’ha giocata vincendo anche dei campionati non possiamo che gioire doppiamente per quanto ottenuto ieri. Il buon Gennaro – tifoso azzurro da sempre in qualunque veste non come tanti altri che una volta lasciati gli incarichi istituzionali si sono “improvvisamente” disinnamorati – ha parlato nei suoi sempre puntuali commenti post – gara su Facebook di peggior secondo tempo della stagione e qui mi trova d’accordo in parte; è vero che non abbiamo giocato bene, che siamo senz’altro rientrati dagli spogliatoi forse già convinti di aver la vittoria in tasca ma anche mettiamoci il fatto che questa squadra pur compatta che sia qualche problema ce l’ha nei ricambi – che Iacobelli non può inventarsi checché qualcuno mi continui a ricordare il contrario – e che abbiamo sopratutto giocato per 20 minuti buoni senza un giocatore come Mugelli che sappiamo bene quanto può essere importante su determinate situazioni. Dal suo rosso ho veramente temuto non lo nascondo, per esperienza e spirito di sacrificio perdere un elemento come lui poteva darci la classica zappa sui piedi ma fortunatamente bravi siamo stati a tenere duro e con un pizzico di immancabile fortuna che serve in questi casi abbiamo portato in fondo quello che sappiamo. E alla fine tutti a vedere una classifica che mette quasi emozione, personalmente come scritto nel titolo stento quasi a crederci ma credo lo facciano in tanti questa mattina. 27 punti in 15 giornate, l’obiettivo dei 45 che si avvicina sempre col passare delle settimane ed un gruppo che non finisce mai di stupirci per tante e più variegate motivazioni. Poi possono esserci domeniche più o meno positive o l’errore del singolo che può costarti caro ma sfido chiunque a dare contro alla squadra fino ad oggi. Sarò anche noioso a ripetere le stesse cose ogni volta ma questo è un parco giocatori che fa dell’umiltà e del lavoro la sua arma vincente, che non s’è mai montato la testa ed ha anzi reagito alla grande a sconfitte brutte vedi quella del derby che poteva dare una bella mazzata sotto il profilo psicologico. Atleti che hanno sposato la causa non per i soldi ma per la voglia di vestire l’azzurro, in taluni casi per rilanciarsi, in altri per provare a giocare in uno stadio e al cospetto di un pubblico che in Serie D ha pochi eguali sempre e naturalmente parlando di una cittadina di poco più di 17 mila abitanti. Gente come Scarpelli e Scoscini che per poco al termine del passato campionato non retrocedevano in Promozione con la sua vecchia società è un piacere vederli giocare, Keqi sta tornando ad essere il Keqi che qualche anno fa lo prese non per caso il Pescara così come tanti altri giocatori come gli under Koaudio, Nannini, KernezoBindi e ora anche Papini sapientemente scelti dalla società nelle figure di Iacobelli, Del Grosso e Caleri e che stanno facendo alla pari degli altri le nostre fortune. Quello che accadrà in futuro non lo posso certo sapere, ad oggi San Giovanni Valdarno è tornata ad essere la classica isola felice. Per i risultati e sopratutto per tutte le scadenze e con i tesserati e con i fornitori che Giovanni Serafini e compagnia stanno onorando con puntualità mese per mese. Questo speravamo, questo sta realmente accadendo. Lunga vita a te grande Marzocco !!!

Nella foto di Mauro Grifoni la conclusione di Keqi per l’1-0 azzurro