Di Massimo Bagiardi

Faccio subito in apertura di questo mio ennesimo editoriale della stagione un rimbrotto ed un elogio ad Agostino Iacobelli: la tirata di orecchie per non essersi presentato ai giornalisti a fine gara, la faccia la si deve mettere sempre e anche se già in altri casi al cospetto di splendide vittorie ha fatto parlare i suoi collaboratori ieri pomeriggio – a mio modesto avviso – doveva presentarsi e raccontare il suo punto di vista anziché mandare il suo vice Cosaro. E’ stata una mancanza bella e buona insomma, ma non tanto per noi che gli interlocutori bene o male li troviamo ma per i tifosi che dal proprio mister a fine gara attendono di sapere i perché e i percome di una debacle simile. Di contro mi ha fatto molto piacere sapere che s’è chiarito col presidente locale Contri dopo un acceso diverbio a fine gara; proprio Iacobelli ha chiesto il numero a me del massimo dirigente, che a sua volta nella tarda serata di ieri mi ha mandato un messaggio Whatsapp proprio per mettere in evidenza la cosa. Semmai – e qui mi rivolto proprio al numero uno del Castelvetro col quale mi sono sentito più volte nel corso della settimana – evitiamo di far pagare 12 Euro e sistemare i tifosi all’interno di un campo da calcetto come evidenzia la foto più sopra. Voglio dire, 90 e passa minuti sotto l’acqua senza un minino riparo non è rispettoso per nessuno figuriamoci per chi s’è sobbarcato quasi 400 km per vedere la “figuretta” che Calori e compagni hanno confezionato ieri pomeriggio. A proposito di ciò, non si può perdere così al cospetto di una squadra che da 4 mesi come confermatomi ieri pomeriggio sempre da Davide Contri non percepisce stipendi; non si può giocare un primo tempo da fenomeni e un secondo da polli, non si può e qui mi riallaccio a mister Iacobelli togliere tutto l’attacco nel giro di mezz’ora col solo obiettivo di difendersi sperando che ci vada bene e che almeno il punto lo si porti a casa. C’è un mix insomma di cause in questo incredibile 3-2, non è tollerabile una sconfitta simile e se come qualcuno fuori dagli interessi della Sangio mi ha ricordato come “ma tanto siete già salvi che vi frega” rispondo semplicemente che a San Giovanni così non si fa per svariati motivi: il primo e forse più importante sono i tifosi, il gruppo di ultras che in trasferta anche al cospetto di giorni lavorativi non ha mai fatto mancare il proprio apporto,  il secondo che siamo pur sempre la Sangiovannese e la nostra maglia col massimo rispetto per le altre ha un blasone importante, il terzo è che svanito l’obiettivo SECONDARIO dei Play Off resta sempre quello PRIMARIO di arrivare davanti al Montevarchi ora che la salvezza non è più un problema. E poi, il solo sapere  – e ce chi l’ha fatto mi pare chiaro – che abbiamo “agevolato” l’avversario messo male in classifica mi manda su tutte le furie. Ci vuole insomma più rispetto, non siamo a Rignano, Scandicci o Tavarnelle dove tutto o quasi passa in secondo piano. Rialziamoci e alla svelta, mancano sette partite che DOVRANNO ESSERE GIOCATE COL COLTELLO TRA I DENTI E SENZA REGALARE NIENTE A NESSUNO NEMMENO ALL’ULTIMO MINUTO DELL’ULTIMO GIORNATA ! Che lo vogliate o no è questo il dazio da pagare per chi ha la fortuna di indossare una maglia così importante. Grinta Marzocco, e che non ricapitino più prestazioni simili !

Foto: profilo Facebook Gradinata Marco Sestini