Di Leonardo De Nicola

Una brutta notizia in questo giorno di festa: si è spento a Genova questa mattina dopo una lunga malattia il nostro caro Spartaco Landini, autentica gloria del calcio di casa nostra. Figlio del Galli e del nostro fertile vivaio, il caro Spartaco era nato (per sbaglio) a Terranuova Bracciolini nel Gennaio del 1944 e dopo aver esordito giovanissimo in prima squadra fu chiamato dall’Inter a Milano: sul treno per il capoluogo lombardo salirono oltre a lui anche Nanni Sestini e Franco Galletti, accompagnati dal nostro Ghino Angelotti e figli di una squadra juniores rimasta celebre. Spartaco crebbe in nerazzurro mettendo insieme oltre 100 presenze in campionato nello squadrone di Moratti ed Herrera vincendo tutto quello che c’era da vincere al tempo. Giocò anche in nazionale e con Edmondo Fabbri fu fra i protagonisti in negativo della Corea tristemente passata alla storia patria del pallone nel 1966. Dopo la grande Inter la sua carriera continuò anche con Palermo e Napoli prima del suo ritorno nella Sangiovannese negli anni 70 in serie C. Poi la carriera da dirigente con i successi indimenticabili ottenuti soprattutto a Genova con il grifone nei primi anni 90. Già, Genova dove teneva sempre una casa aperta insieme a quelle di Milano (la moglie è cugina di Adriano Celentano ) del Bani e di Forte dei Marmi. Poi l’ultima esperienza a Varese interrotta da una malattia brutta e combattuta fino alla fine. I funerali di Spartaco, degno del suo nome nel fisico erculeo e scolpito, si terranno presso la chiesa della consolazione in via venti settembre a Genova nella mattinata di martedì poi la salma nel pomeriggio sarà tumulata nel nostro cimitero comunale. Qui gli sportivi potranno abbracciarlo per l’ultima volta stringendosi intorno ai fratelli Fausto e Pietro ed a tutti i familiari. Che la terra ti sia lieve amico nostro, la tua San Giovanni ti abbraccia e ti saluta e anche chi scrive conserverà di te un ricordo indelebile.