Il goal di domenica contro il San Donato, oltre ad essere risultato pesantissimo ai fini del risultato finale, è stata una sorta di liberazione per l’attaccante classe 2003 Niccolò Rotondo, tornato alla marcatura addirittura 424 giorni dopo l’ultimo centro messo a segno quando, nel campionato 2022-2023, esattamente il 21 dicembre del 2022 segnò, con la casacca del Grosseto, una rete nel rocambolesco 4-4 interno contro il Ghiviborgo. Tutto ruotava per il verso giusto, un torneo nel quale a dispetto della giovane età stava ritagliandosi uno spazio importante poi il grave infortunio ai legamenti nel ginocchio, occorsogli alla Viareggio Cup dove stava partecipando proprio coi maremmani, gli ha tarpato le ali sul più bello con mesi e mesi di fisioterapia prima del ritorno in pianta stabile coi bianco rossi dove, però, ha dovuto fare i conti con un reparto offensivo composto da veri e propri mostri sacri della categoria come Marzierli, Riccobono o Rinaldini. Pochissimi i minuti giocati nella prima parte di questo campionato, da qui la decisione di intraprendere una nuova strada per lasciare alle spalle il passato e sposare la causa azzurra con l’intento di essere più decisivo possibile ai fini del raggiungimento del traguardo salvezza. Dopo alcune settimane di ambientamento, a fronte anche di una condizione fisica non ottimale, già da qualche partita ha preso stabilmente il posto da titolare e proprio nell’ultimo turno giocato non solo ha segnato il suo primo goal dopo tantissimo tempo ma, con una grande giocata, ha messo Max Benucci nelle condizioni di raddoppiare e portare a casa tre punti di vitale importanza. Ma questa, per lui, sarà una settimana tutta particolare; domenica, infatti, avrà di fronte non soltanto la squadra che lo ha lanciato ma anche la sua città e i tanti amici che, almeno per l’intera durata della gara, faranno gli scongiuri affinché non bissi quanto di buono fatto soltanto poche ore fa. Sarà Niccolò Rotondo contro la sua Grosseto, chissà se l’avrebbe mai immaginato.