12 giugno 1971 ….un altro calcio e un altro mondo. La Sangiovannese del grande Ivo Giorgi ha dovuto lasciare subito la ritrovata serie C al termine di una stagione contraddittoria segnata dal passaggio in panchina da Grassi a G.B.Fabbri. Campionato di transizione per la Juve Bonipertiana che ha salutato con profondo dolore Armando Picchi, giovane allenatore bianconero dopo le immense glorie nell’Inter. Nella Juve gioca un prodotto del nostro vivaio e un sangiovannese d.o.c. come Cice Fausto Landini arrivato alla corte bianconera insieme agli altri ex romanisti Capello e Spinosi. Siamo già nell’estate vera, quella di una volta e ai primi di Giugno ancora si sgambetta sui verdi prati del pallone. La juve arriva il giorno precedente la partita e prende alloggio al nuovo hotel River di Riva, destra dell’Arno. Anche il sottoscritto pur con tanta fede milanista addosso staziona fuori dall’albergo a caccia di autografi. Ci vado di buon ora in compagnia dell’amico Ugo Martellini e salutiamo tutti i giocatori juventini. All’improvviso si avvicina il difensore ferrarese Pasetti che ci chiede dove poter gettare la canna per pescare. Sembra impossibile ma è la sacrosanta verità…..l’ex giocatore della Spal ci chiede di accompagnarlo e così raggiungiamo il borro della Spina dove si getta in Arno, ovvero verso la via urbinese. Stiamo assieme un paio di ore e ……clamoroso al Cibali. …ci facciamo il ritorno al River con le nostre biciclette e con il buon Pasetti dietro a noi. La visita della Juve ebbe gustosi fuori programma in un clima da fine stagione. La sera precedente la partita il grande tedesco Helmut Haller venne invitato al bar Turismo dalla nutrita colonia napoletana guidata da Peppe “O’Mellone” per pasteggiare con pizza e birra, cosa assai apprezzata dal biondo centrocampista di Augsburg. Pensate un po il calcio di oggi è riavvolgiamo il nastro; La Juve arriva a San Giovanni e si infila dritta nell’hotel con uno stuolo di guardie del corpo che renderebbero tutta l’area off limits, altro che pesca in Arno e pizze e birre ! Eppure funzionava così e non sembra neanche vero a 45 anni di distanza. La partita contro la Juve ha certo rappresentato il clou di una serie di amichevoli di lusso che a quel tempo costituivano quasi pane quotidiano nel pre e post stagione sportiva. Ricordiamo al comunale non ancora Fedini una mista dell’Inter, la Fiorentina, il Toro, la Lazio, il Bologna di Giacomino Bulgarelli, il Napoli, il Palermo a cui si deve il nome del piazzale dello stadio e tante tante altre nobili formazioni. Ma il 12 giugno – serata da canottiera e zanzare – è rimasto nella storia e nella memoria dei sangiovannesi. Quasi 4000 allo stadio con la gente fatta accomodare lungo la pista ai bordi del campo. E un 3 a 3 scoppiettante della Sangio guidata da Capitan Kostner e dal duo di attacco Ceccotti -Giannini. Un orgia festante di suoni e di colori, una festa sportiva davanti ad una città intera con in testa il sindaco Gabrielli. E così sono andati 45 anni e chi scrive era lì……..con gli occhi di ragazzo e la scoperta di un mondo che si coglieva un po alla volta .
Nella foto la Juve a San Giovanni. In alto da sinistra: Tancredi, Spinosi, Landini, Haller, Causio e Bettega. In basso : Capello, Longobardo, Marchetti, Novellini e Capitan Roveta