Scritto da Leonardo De Nicola

Piangiamo in questi giorni ferragostiani un autentico mito e bandiera del nostro calcio: il caro Beppe Furelli. dopo una lunga malattia si è spento a 86 anni uno che della Sangio e per la Sangio è stato tutto per davvero: giocatore, allenatore, educatore dei più giovani e di intere generazioni di calciatori. Da giocatore vinse con Acconcia il campionato di promozione 1958, da allenatore viene ricordato alla prima squadra per la fantastica salvezza ottenuta in serie C ai danni del Montevarchi nel campionato 1975 -76 quando prese la squadra in mano dopo l'esonero di Costanzo Balleri. Ed in mezzo una vita al campo ad insegnare calcio, dai più grandi ai bambini della scuola calcio con infinita indomita passione. Con il caro Beppe ci lascia l'ultimo gigante azzurro dopo i vari Fedini, Angelotti, Berini, Ciantini, Zaini ecc. non semplici comprimari ma personaggi troppo importanti per essere considerati minori o di secondo piano. E' significativo anche che ci abbia lasciato alla vigilia del derby, lui che ha vestito pure la casacca rossoblu. E così ci piace pensare che le due squadre e le due tifoserie lo possano ricordare nella maniera più adeguata. Alla moglie, ai figli e a tutta la famiglia oggi va il cordoglio sentito del popolo bianco azzurro perché si può dire……si scrive Furelli e si legge…..Sangio. Addio carissimo amico.