Espressione di San Mauro Pascoli – così chiamata per aver dato i natali al grande della letteratura italiana nel 1855 – la Sammaurese è una nota realtà della quarta serie italiana dato che vi partecipa con buonissimi risultati ormai da quattro anni. E’ in pratica tutto in famiglia, alla guida del sodalizio giallorosso ormai da 8 anni c’è Cristiano Protti – titolare di un’azienda per forniture alberghiere e ristorazione che ha preso la squadra in Prima Categoria – e in panchina da 6 siede Stefano Protti cugini del più famoso Igor bomber di Bari, Lazio e Livorno a attuale team manager proprio della formazione labronica di Spinelli. Rispetto al più noto parente ha avuto una carriera sempre da attaccante ma meno altisonante e fatta comunque di molti anni di professionismo tra ex C1 e C2 e qualche stagione in Serie D e nei dilettanti regionali prima di intraprendere nel 2009 la carriera di allenatore. E’ la classica società che fa il passo secondo la gamba, spese giuste e sempre contenute in una cittadina che vanta circa 11.600 abitanti e che segue il calcio in maniera abbastanza distaccata come spesso accade in quelle zone. Come tutti gli anni l’obiettivo è quello di ottenere la salvezza prima possibile, l’organico non ha subìto grandi variazioni rispetto allo scorso anno anche se non ci sono più due pezzi molto importanti come il centrale Marco Pezzati che ben conosciamo e l’attaccante Paganelli passato nel campionato interno della repubblica di San Marino nelle fila del Tre Penne. Al suo posto è arrivato il possente Kris Jogan, di nazionalità slovena reduce da un’annata in patria nel Brda compagine di seconda Liga ma già conoscitore dell’Italia per aver giocato in C con risultati non troppo altisonanti prima nella Nocerina e successivamente nell’Aversa Normanna. Giocano da sempre col 4-3-3 e il giocatore in assoluto più pericoloso – ma che dopo domani non ci sarà causa squalifica assieme al centrale difensivo Venturi – è il capitano Thomas Bonandi classe 89 esterno destro d’attacco e da una vita in forza alla compagine cesenate. E’ in pratica il faro della squadra, dai suoi piedi partono le insidie maggiori e gioca in giallorosso per una scelta ormai di vita. Nel 2013 fu acquistato dalla Reggiana ma la sua esperienza durò poche settimane giusto il tempo di sentire la mancanza di casa e tornare a San Mauro dove peraltro gestiva a pochi chilometri anche uno stabilimento balneare. E’ il classico uomo che se in giornata può spostare gli equilibri di un gruppo che vanta un’età media di 22 anni e che è formato da calciatori a KM zero, non a caso ci si allena nel tardo pomeriggio.