Arezzo-Ghiviborgo 2-0
AREZZO (4-3-3): Trombini; Pericolini, Risaliti, Polvani, Zona; Foglia, Bianchi, Settembrini (23′ st Castiglia); Bramante (41′ st Convitto), Persichini (36′ st Lazzarini), Gaddini (18′ st Pattarello). A disp.: Viti, Pretato, Poggesi, Damiani, Cantisani. All.: Paolo Indiani.
GHIVIBORGO (4-2-3-1): Antonini; Mukaj, Videtta, Terigi, Seminara (41′ pt Della Pina, 31′ st Sgherri); 21, 16 Campani (31′ st Del Carlo); Mata (40′ st Del Dotto), Nottoli (13′ st Zini), Bongiorni; Tiganj. A disp.: Becchi, Bertonelli, Izzi, Rotunno. All.: Massimo Maccarone.
ARBITRO: Angelo Tomasi di Lecce, coad. da Mirko Librale di Roma e Matteo Manni di Savona.
RETI: 16′ Risaliti, 57′ rig. Gaddini
NOTE: Spettatori quasi 2.000 (980 paganti + 922 abbonati). Espulso Videtta al 38′ st per somma di ammonizioni. Ammoniti Gaddini, Videtta. Angoli12-4. Recupero 1’+5′.
Una gran bella domenica per l’Arezzo. Vince 2-0 contro il Ghiviborgo, inanellando la terza vittoria di fila, e resta a +2 sulla seconda. Contro un avversario arcigno, gli amaranto la sbloccano su palla inattiva: Risaliti deposita in rete una punizione velenosa di Gaddini e poi, a inizio ripresa, lo stesso Gaddini raddoppia dal dischetto (rigore conquistato da Persichini). Nel finale, a parte pochi minuti di sofferenza, la squadra avrebbe anche potuto dilagare (ospiti in dieci per l’espulsione di Videtta). Ma questo di oggi è un bell’esame superato a pieni voti. Gli amaranto vanno in cerca della terza vittoria consecutiva dopo quelle conquistate contro Flaminia e Seravezza. Il tris è riuscito solo due volte in stagione: nella striscia iniziale di 6 successi di fila e a cavallo della pausa di fine anno (battute nell’ordine Poggibonsi, Orvietana e Gavorrano). Il Ghiviborgo è la prima squadra che riuscì a fermare l’Arezzo dopo il filotto di avvio campionato. All’andata finì 0-0 e i lucchesi sono la squadra che ha pareggiato di più nel girone: 13 volte su 23. Prima volta senza Gucci (squalificato) al centro dell’attacco e prima volta da titolare per Persichini, arrivato a gennaio dalla Fidelis Andria. Il centravanti insegue il primo sigillo personale. Nell’Arezzo torna Settembrini dopo due panchine di fila. Fuori Castiglia per un turno di riposo. E’ ancora 433 con Bramante a destra e Gaddini a sinistra nel tridente d’attacco. 4231 per Maccarone, che tiene Nottoli molto alto alle spalle di Tiganj: coreografia della sud dedicata a Lauro Minghelli. Il 15 febbraio è ricorso il 19esimo anniversario della sua scomparsa. La cronaca. 1’ subito pericoloso l’Arezzo. Gaddini si fa trenta metri palla al piede e scarica un sinistro che esce di poco. Applausi. 6’ ci prova anche Foglia dalla distanza. Destro strozzato, palla abbondantemente fuori. 10’ Indiani ha spostato Foglia a fare il play, con Bianchi mezz’ala sinistra adesso. Settembrini è traslocato sul centrodestra. 14’ proteste amaranto. Mukaj allunga il tackle sul cross di Settembrini e la palla gli rimbalza due volte sul braccio. Per Tomasi è tutto involontario. Concesso solo il corner che non dà esito. 16 Gol Arezzo: gli amaranto la sbloccano su palla inattiva. Gaddini calcia una punizione perfetta, Polvani la sfiora soltanto e sul secondo palo arriva Risaliti per la zampata vincente. 1-0. 17’ quarto gol in campionato per il difensore, che era già andato a segno a Orvieto (doppietta) e a Terranuova. 19’ gli amaranto insistono. Gaddini accelera e chiude la ripartenza con un tocco all’indietro per Foglia che però, di sinistro, colpisce male e mette fuori. 20’ Tiganj incorna il pallone proveniente dalla bandierina. Trombini controlla la traiettoria che sorvola la traversa. 22’ l’Arezzo sfonda a sinistra. Gaddini manda Zona dietro la linea avversaria e poi va a raccogliere il cross del terzino. Tapin a botta sicura ma Videtta si immola e devia in corner. 24’ buon momento per gli amaranto. Bramante punta Terigi sul lato corto dell’area, converge al centro e disegna un diagonale a pelo d’erba che Antonini disinnesca con la punta delle dita. 30’ è passata mezz’ora. Buon Arezzo fino a questo momento. Il gol ha dato una spinta in più alla squadra che sta attaccando con costanza. 37’ palla gol per il Ghiviborgo, all’improvviso. Sul traversone basso di Mukaj da destra, Trombini va a contrasto con Bongiorni e la palla schizza verso Nottoli, murato in extremis al momento del tiro. 42’ trema il palo di Trombini. Dopo una mischia in area amaranto, la palla schizza fuori e viene arpionata dall’attaccante che scaglia un tiro potentissimo verso la porta. Il legno salva l’Arezzo. 45’ concesso un minuto di recupero. 46’ il primo tempo si chiude con l’Arezzo avanti di un gol. Risultato giusto, gli amaranto avrebbero anche potuto raddoppiare intorno alla mezz’ora, poi nel finale il Ghiviborgo ha creato un paio di occasioni. Ci sarà ancora da soffrire. 1’ in campo gli stessi giocatori che hanno chiuso il primo tempo. Indiani, come d’abitudine, manda tutta la panchina a scaldarsi. 9’ torna a farsi vedere l’Arezzo in avanti, dopo un inizio di ripresa molto equilibrato. La spizzata di Persichini, fin qui poco servito dai compagni, libera Gaddini che serve un ottimo pallone a Bramante. L’esterno sterza e tira col destro. Palla fuori. 10 Rigore Arezzo: Bramante serve Persichini nel corridoio alle spalle di Videtta. L’attaccante precede Antonini in uscita e il portiere lo mette giù. Penalty solare. 11 Gol: segna Gaddini. Destro incrociato che sbatte sulla traversa e finisce dentro. Gli amaranto vanno sul 2-0. 12’ Ottavo gol in campionato per l’attaccante, il sesto nelle ultime sei giornate, il secondo dal dischetto dopo quello di Gavorrano. 18’ come a Seravezza, la palla per mettere in ghiaccio la gara capita sul destro di Persichini, stavolta su assist di Foglia. L’attaccante però sbaglia la mira, solo davanti ad Antonini. 18’ sul rovesciamento di fronte, il Ghivborgo potrebbe riaprirla. Trombini si fa sfuggire un cross velenoso dalla fascia e Zini, appena entrato, si trova tutto lo specchio spalancato. L’ex amaranto conclude sopra la traversa. 23’ il Ghiviborgo, tornato a giocare con il 433, adesso spinge. Indiani allora toglie in rapida successione Gaddini e Settembrini, inserendo Pattarello e Castiglia. 24’ fioccano le occasioni. Bramante lavora un ottimo pallone sull’esterno e spedisce dentro un cross con il contagiri. Pattarello stacca in solitudine ma colpisce di spalla più che di testa. Pallone fuori. 28’ arriva anche il momento di Damiani. Fuori Foglia (buona la sua prestazione). 33’ bella ripartenza amaranto orchestrata da Persichini e Pattarello. Lo scarico dietro per Castiglia è puntuale, il tiro di piattone del 21 molto meno. Antonini si salva. 36’ finisce qua la partita di Persichini, volitivo e decisivo con il rigore procurato. Al suo posto Lazzarini. 37’ Indiani, come a Seravezza, ridisegna la squadra con il 352 per blindare il risultato. 38’ espulso Videtta. Il difensore, già ammonito, ferma con una spinta Pattarello che lo aveva saltato netto e stava per entrare in area. Ghiviborgo in dieci nel finale di gara. 39’ punizione al bacio calciata da Bramante. Antonini, preso in contropiede, sfiora quel tanto che basta per mandare il pallone contro la traversa. 41’ è l’ultima giocata di Bramante. Il 16, molto dinamico, fa spazio a Convitto. 42’ ennesimo contropiede gettato al vento. Stavolta è Bianchi, dopo una sgroppata di Convitto, a spedire altissimo dall’interno dell’area. 45’ si giocherà fino al 95′. 50’ finisce 2-0. L’Arezzo conquista la terza vittoria consecutiva ed è pienamente meritata. Il Ghiviborgo si è reso pericoloso solo a sprazzi, anche se ha dimostrato di essere squadra ordinata e predisposta al palleggio. Ma gli amaranto hanno vinto bene e nel finale avrebbero potuto dilagare. FONTE: arezzonotizie.it

Follonica Gavorrano-Grosseto 2-1
FOLLONICA GAVORRANO: Ombra, Fremura, Pignat, Dierna, Origlio, Lorusso (75′ Khribech), Souare, Macchi (69′ Battistelli), Ampollini, Marcheggiani (71′ Pino), Lepri (71′ Barlettani). A disp.: Blundo, Monticelli, Giunta, Diana, Poli. All.: Bonura.
GROSSETO: Nannetti, Moscatelli (77′ Battistoni), Bruno (86′ Aleksic), Pasciuti, Ciolli, Bruni, Diambo (77′ Ferrante), Carannante (71′ Cretella), Gomes De Pina, Giustarini, Cesaroni (53′ Rotondo). A disp.: Cirillo, Caprioli, Messini, Scaffidi. All.: Cretaz.
ARBITRO: Zago di Conegliano, coad. da Preci di Macerata e Dervishi di San Benedetto del Tronto.
RETI: 9′ Marcheggiani, 23′ Marcheggiani, 64′ Ciolli
NOTE: Spettatori paganti oltre 500. Recupero 2′+6′. Ammoniti Cesaroni, Dierna, Carannante, Lorusso, Bruni, Khribech. Espulso Giustarini per doppia ammonizione.
Il Follonica Gavorrano torna alla vittoria nel derby maremmano contro il Grosseto, al termine di una bella e combattuta partita. Bel primo tempo quello che esprimono le due formazioni maremmane. La prima conclusione in porta arriva al 1′ ad opera di Lorusso, deviata in calcio d’angolo. Sugli sviluppi Souare sfiora la traversa con un potente colpo di testa. Partita subito viva, con le due squadre che appaiono aggressive e vogliose di sbloccare il risultato sin dalle prime battute. All’8′ Giustarini, lanciato in profondità, controlla e calcia dal vertice destro, non trovando la porta. Al 9′ i biancorossoblù passano in vantaggio. Marcheggiani, ben servito da Lorusso, si presenta di fronte a Nannetti e lo trafigge, realizzando il gol dell’1-0. Ancora pericoloso il Follonica Gavorrano al 13′ con Origlio, che tenta la conclusione da fuori area, ma il tiro è centrale e Nannetti blocca la sfera. Tre minuti più tardi dalla parte opposta Diambo prova un tiro cross sul quale è attento Ombra. Dopo il vantaggio del Follonica Gavorrano i ritmi si abbassano e le azioni delle due squadre diventano più ragionate, ma al 23′ i biancorossoblù trovano il raddoppio. Marcheggiani trova l’incornata vincente sul preciso calcio d’angolo battuto da Lorusso, realizzando la sua doppietta personale e la 14esima rete in campionato. La reazione del Grosseto si vede al 24′ con un colpo di testa di Gomes su calcio piazzato battuto da Pasciuti, la palla termina alta sopra la traversa. Dall’altra parte Lepri ha una buona occasione per il tris, ma al momento di concludere svirgola leggermente la sfera, che termina fuori. Al 29′ Giustarini ci prova da fuori, calciando altissimo sopra la traversa. Al 37′ altra grande occasione per i biancorrossoblù, con Macchi che prova il destro deviato da Nannetti in angolo. Al 40′ palla insidiosa per Cesaroni, che tenta un fendente con il mancino che termina fuori di un soffio. Al termine dei 2’ di recupero il direttore di gara fischia la fine di un piacevole primo tempo di fronte al folto pubblico del Malservisi-Matteini, con il Follonica Gavorrano che chiude in vantaggio sul 2-0. Al rientro in campo la prima occasione è per il Grosseto: al 47′ Cesaroni prova il destro a giro dal vertice sinistro dell’area, trovando la risposta di Ombra che blocca in tuffo. Al 49′ Nannetti stava per combinare la frittata dopo un retropassaggio, rinviando addosso a Lorusso. La palla termina fuori dallo specchio. Al 56′ calcio piazzato insidioso battuto da Lorusso che si spegne sul fondo senza deviazioni. Al 57′ Ciolli approfitta di un’incertezza difensiva e calcia di prima intenzione verso la porta. Tiro centrale che Ombra devia in angolo con un bel colpo di reni. Al 60′ scatto fulmineo di Macchi sulla sinistra, che mette in mezzo per l’accorrente Lorusso. L’attaccante si avventa sulla sfera, ma non trova la potenza giusta in scivolata per impensierire il portiere. Il Follonica Gavorrano arretra il baricentro e al 63′ il Grosseto accorcia le distanze: Giustarini per Gomez, che di testa spizza per l’accorrente Ciolli, che batte Ombra e trova il gol del 2-1. Al 73′ Giustarini conclude con il destro dalla lunga distanza, dopo una percussione centrale di Cretella stoppata dalla difesa biancorossoblù. La palla termina alta sopra la traversa. Giustarini che si rende ancora pericoloso al 77′, con un sinistro sul primo palo che termina a lato. L’arbitro concede 6′ di recupero, durante i quali al 93′ l’arbitro estrae il cartellino rosso a Giustarini per doppia ammonizione, a causa di un gioco pericoloso ai danni di Ampollini. Al 94′ Cretella prova a mettersi in proprio e a calciare dalla lunga distanza, non trovando però la porta difesa da Ombra. È l’ultima occasione: il Follonica Gavorrano batte il Grosseto per 2-1 e torna alla vittoria. Interviste a fine gara. Mister Marco Bonura: «Partita interpretata bene nel primo tempo, abbiamo certamente meritato il vantaggio. Nel secondo tempo siamo partiti non soffrendo più di tanto, con anche l’occasione per Lorusso per fare il 3-0. Poi invece sul 2-1 ci siamo abbassati un po’ troppo, abbiamo sofferto perché hanno preso campo e hanno creato qualche situazione, ma ci siamo difesi bene e penso che la vittoria sia meritata. Un successo importante al di là del fatto che sia un derby. Ma ci mancava da un po’, quindi sono contento per i ragazzi e ci dà un po’ di fiducia e di spensieratezza. Sono contento per la società e tutte le persone che vogliono bene al Follonica Gavorrano, perché è una partita a cui la società teneva, la dedichiamo a loro e tutto l’ambiente. Adesso il nostro obiettivo è arrivare nei play off, che è alla portata ma bisogna ancora lottare. Avremo una partita importante contro la sesta che è il Flaminia Civitacastellana, bisogna prepararla bene perché comunque hanno delle individualità». Francesco Marcheggiani: «È stata una partita difficile, venivamo da due mesi in cui non vincevamo. Siamo stati bravi a sbloccarla subito andando sul 2-0 e poi si è messa un po’ in discesa. Nonostante tutto avevamo davanti una buonissima squadra, che è riuscita a riaprirla. Ma dopo abbiamo alzato il muro e non ci sono stati più tiri verso la porta. Con Davide Lorusso ci conosciamo a meraviglia, anche lo scorso anno giocavamo insieme, ci troviamo alla grande. Stanno tornando i miei gol su azione: prima giocavo più spalle alla porta, mentre adesso con un trequartista e un altro attaccante vicino siamo più fastidiosi. Speriamo che oltre ai gol arrivino i tre punti e le reti di altri ragazzi. Forse anche a Davide manca un po’ il gol, appena lo ritroverà ci darà una grandissima mano e si toglierà belle soddisfazioni. Ci siamo sbloccati in una delle partite più difficili. Mi auguro che questa gara ci aprirà verso un grande finale di stagione. Stiamo in campo anche per dare degli esempi positivi, mettendo il 100% in ogni istante della partita». Vicepresidente Lorenzo Mansi: «Una partita che dà delle emozioni un po’ più alte rispetto alle altre. Abbiamo visto una buona cornice di pubblico, poi le emozioni vere sono quando si vincono i trofei. Non è in dubbio chi meritava di vincere questa gara. Noi abbiamo il difetto di sederci e non chiuderla, perché potevamo anche fare il 3-0 e forse qualcosa in più. Poi quando si è spostata sull’agonismo, più a calci che a calcio, non siamo capaci a giocare quei tipi di partite, quindi siamo un po’ calati. Ma non ricordo una parata di Ombra. Magari qualcuno recrimina sulle scelte arbitrali, ma come mi ha insegnato un allenatore con tanta esperienza alla fine chi vince esulta e chi perde spiega. Noi avevamo raccolto finora meno di quello che ci aspettavamo, perché comunque con un calendario complicato abbiamo raccolto poco. Da quando ci siamo concentrati sul portare la palla a Marcheggiani lui ha ricordato che sa ancora come si fa gol. I complimenti vanno a tutto lo staff, in particolare a Federico Callai che ha fatto una gran settimana, gestendo anche qualche giorno di assenza del mister per l’influenza. Ma anche a mister Bonura che in questi mesi ha ricevuto delle accuse troppo eccessive rispetto al rendimento della squadra, quando invece la squadra ha dimostrato che quando mette la giusta concentrazione non è seconda a nessuno».

Livorno-Citta di Castello 3-0
LIVORNO (3-4-1-2): Bagheria; Fancelli, Russo, Giampà (37’st Zanolla); Lorenzoni (10’ st Camara), G. Neri (10’ st Pecchia), Luci (44’st Belli), Giuliani; Bruzzo; El Bakhtaoui, Frati (38’ pt Lo Faso). A disp.: Fogli, Bamba, Longo, Lucatti. All.: Esposito.
CITTÀ DI CASTELLO (3-4-2-1): Genovese; Mariucci, Pazzaglia, Mezzasoma (31’ st Posada); Mosti, Buono, Gorini, Grassi (19’st Rossitto); Sylla, Doratiotto (10’ st Trovato); Calderini. A disp.: Guerri, Mussi, Tersini, Massai, Scarpini, Troqe All.: Alessandria.
ARBITRO: Campazzo di Genova.
RETI: 4′ Frati, 47′ p.t. Bruzzo, 47′ El Bakhtaoui
NOTE: 2.611 spettatori (651 paganti, 1.960 abbonati). Ammoniti Mezzasoma, Lorenzoni, Pazzaglia, Calderini, Sylla, Lo Faso. Angoli 2-3. Recupero 3’+4’.
Esposito conferma il 3-4-2-1 visto a Ponsacco, con El Bakhtaoui al centro dell’attacco supportato alle sue spalle da Frati e Bruzzo. In mezzo al campo c’è Gian Marco Neri al fianco di Luci, con Lorenzoni e Giuliani sulle corsie esterne. In difesa ancora Russo con Fancelli e Giampà. Gli amaranto partono forte e dopo quattro minuti sono già avanti: Giuliani, con un preciso cross dalla sinistra, pesca Frati in mezzo all’area che, di testa, batte Genovese per l’1-0. Il Livorno continua a premere e va ancora vicino al gol per due volte con El Bakhtaoui, che prima costringe all’8′ alla respinta il portiere biancorosso con un insidioso tirocross e poi, otto minuti più tardi, spara a lato dal limite dell’area. Gli ospiti, in avanti, non riescono mai a creare veri e propri pericoli e gli amaranto, nel recupero del primo tempo, ne approfittano per siglare il raddoppio con Bruzzo, che insacca da due passi sfruttando il perfetto assist di Lo Faso. Pronti via e, in apertura di ripresa, il Livorno cala il tris con El Bakhtaoui, che sfrutta un pasticcio tra Genovese e Mosti per insaccare a porta vuota. Il triplo vantaggio fa un po’ abbassare la tensione agli amaranto ed il Castello ne approfitta per farsi vedere in avanti colpendo anche due legni, prima con Sylla da due passi al 54′ e poi con il preciso destro di Calderini al 64′. Il risultato, però, non cambia più ed il Livorno si porta a casa una preziosissima vittoria. FONTE: livornotoday.it

Montespaccato-Mobilieri Ponsacco 2-2
MONTESPACCATO: Tassi, Bruno, Anello, Lazazzera, Pollace, Cerone, Attili (Calì), Maurizi, Laziz (Mascella), Bosi (Bosi), Vitelli. A disp.: Di Maio, Bianchi, Maugeri, Fulvi, Nanci, Calì, Mascella, Sayari, Tataranno. All.: Bussone
MOBILIERI PONSACCO: Pagnini, Lici, Patronelli, Fratini, Martucci, Rossi, Marcucci, Zaccagnini, Nieri (Bellucci), Remorini, Mencagli (Calvigioni). A disp.: Sbrana, Macchi, Accorsini, Turini, Vannozzi, Bertolini, Calvigioni, Bellucci, Calosi. All.: Bozzi
ARBITRO: Vittorio Umberto Branzoni di Mestre, coad. da Diego Massa di Carbonia e Leonardo Moroso di Sassari.
RETI: 35′ Cerone, 47′ Lici, 66′ Mencagli, 82′ Mascella
NOTE: 350 spettatori circa. Ammoniti Lazazzera, Nieri, Lici.
Una rete annullata e un super Pagnini costringono al pareggio gli azzurri di Mister Bussone. Ora occorrerà battere l’Ostia Mare, prossima avversaria al “Don Pino Puglisi”. Una gara il cui risultato di certo non soddisfa il Montespaccato, alla ricerca di punti per risalire in classifica, mentre premia forse oltremodo il Ponsacco, che realizza entrambi le due principali occasioni avute nel secondo tempo, ma sostanzialmente salva il risultato solo grazie alla straordinaria prestazione del suo portiere Jacopo Pagnini. Di fronte ai propri tifosi gli azzurri sfoderano una prestazione d’orgoglio ma sfortunata, che li vede prevalere in maniera assoluta per quasi l’intera fase del primo tempo per poi andare meritatamente in vantaggio al 35^ grazie al rigore assegnato per un evidente fallo sul terzino Bruno e magistralmente realizzato dall’inossidabile Cerone. Il secondo tempo vede però il Ponsacco rientrare in campo con estrema determinazione e ristabilire il pareggio già al 2^ della ripresa grazie alla rete di Nieri che approfitta di una distrazione della difesa azzurra. Mentre il Montespaccato riprende le redini del gioco, il Ponsacco gioca di rimessa e con un cinismo incredibile finalizza al 63^ grazie all’intuito di Mencagli anche la seconda occasione da rete prodotta dai Mobilieri. Lo svantaggio incita ulteriormente i ragazzi di Mister Bussone che effettua due cambi risultati decisivi, inserendo Cali al posto di Attili e Mascella al posto di Laziz. Ed è proprio da un assist di Calì che arriva il pareggio azzurro, di cui è autore il classe 2004 Mascella con un tiro preciso e potente dal limite dell’area che si insacca inevitabilmente alle spalle di Pagnini. Degne di nota appunto e determinanti per il risultato finale le tre prodezze di Pagnini, che impediscono al Montespaccato di agguantare i tre punti. Già nel primo tempo il numero uno ospite smanaccia – quasi sicuramente dopo che la palla aveva già superato la linea bianca di demarcazione – la palla battuta a rete da Vitelli e poi ribattuta in posizione di fuorigioco da Laziz, mentre nel secondo tempo si supera sia su un insidioso tiro di Maurizi che devia in angolo ed ancora su un tiro ravvicinato di Cerone che riesce miracolosamente a respingere. Ora il Montespaccato dovrà necessariamente conquistare i tre punti contro l’Ostia Mare, prossima sfidante al “Don Pino Puglisi” e vera e propria gara salvezza

Ostia Mare-Seravezza Pozzi 2-0
OSTIAMARE: Borrelli, Pasqualoni, Succi (30’st Pompei), Tirelli, De Cenco (13’st Caon), Compagnone (42’st De Crescenzo), Lazzeri (30’st Bartolotta), Sbardella, Taviani (20’st Milani), Mazzei, Santarpia. A disp.: Di Giorgio, Talamonti, Gelonese, Amendola. All.: Perrotti.
SERAVEZZA POZZI: Lagomarsini, Cavalli, Putzolu, Granaiola (30’st Monacizzo), Ivani (35’st Solabarrieta), Benedetti, Mannucci (30’st Maffei), Masini (17’st Scottu), Maccabruni, Bedini, Podestà (12’st Bresciani). A disp.: Pucci, Vignozzi, Baracchini, Manfredi. All.: Amoroso
ARBITRO: Kovacevic di Arco Riva, coad. da Donati e Pascoli di Macerata
RETI: 77′ rig. Milani, 81′ Caon
NOTE: Ammoniti Bedini, Taviani, Sbardella, Mazzei, Cavalli, Tirelli, De Crescenzo, Lagomarsini. Angoli 3-1. Recupero 0’+5’.
L’Ostiamare vince un match fondamentale e conquista tre punti pesanti grazie ad una prestazione praticamente perfetta. Milani e Caon piegano il Seravezza Pozzi che non può far altro che cedere il passo di fronte a dei biancoviola oggi belli e soprattutto concreti. Il primo acuto è dell’Ostiamare. Dopo una decina di minuti Taviani riceve palla al limite e spara in porta un tiro che sorvola di poco la traversa. I biancoviola partono bene tant’è che dopo una manciata di minuti sfiorano ancora il vantaggio. Grande progressione sulla destra di Santarpia che centra un pallone su cui Taviani non arriva di un niente. La palla attraversa tutto lo specchio della porta avversaria con Lagomarsini che, sul secondo palo, anticipa d’un soffio De Cenco che era già pronto ad insaccare in scivolata. Il Seravezza Pozzi annaspa e al 20′ rischia ancora grosso: il solito Taviani raccoglia un bel pallone al limite dell’area e spara in porta ma Maccabruni si immola e salva sulla linea. Gli ospiti si svegliano dal torpore iniziale dopo una buona mezzora. Al 33′ a scuotere i suoi ci pensa Podestà il cui destro però vola alle stelle senza impensierire Borrelli. Una manciata di minuti e sono ancora i ragazzi di Perrotti a rendersi pericolosi stavolta con Tirelli che però non inquadra lo specchio. Il primo tempo si chiude con l’Ostiamare riversata in avanti. Lancio dalla destra per De Cenco, l’attaccante fa una bella sponda su Taviani che al volo però spara sopra la traversa. La ripresa si apre sulla falsa riga di quanto visto nel primo tempo. A partire bene sono ancora una volta i padroni di casa che si fanno subito vedere con capitan Sbardella ma il suo rasoterra è neutralizzato da Lagomarsini. Qualche minuto dopo è Succi a farsi vedere ma il suo tentativo vola alto sulla traversa complice la deviazione di un difensore avversario. Il Seravezza risponde con Benedetti che però manda alto. Al 32′ l’episodio chiave del match: su una palla dalla destra Cavalli stende in area Pompei con l’arbitro che assegna il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Milani che la spara dritta sotto l’incrocio. Il Seravezza accusa il colpo e così arriva puntuale il raddoppio grazie a Caon che incorna in rete il 2-0 firmando così il suo primo gol in maglia biancoviola. Finisce così con l’Ostiamare che centra tre punti pesantissimi. FONTE: ostiamare.it

Pianese-Flaminia 1-0
PIANESE: Ricco, Polidori (17’ st. Lopez Petruzzi), Kondaj, Simeoni, Morelli, Gagliardi, Grifoni, Modic (35’ s.t. Irace), Kouko (40’ s.t. Mugelli), Rinaldini, Menga (14’ s.t. Ledonne). A disp.: Balli, Guadalupo, Pandimiglio, Barbetta, Pinto. All.: Bonuccelli.
FLAMINIA C.: Oliva, Pagliari (48’ s.t. Padova o), Simoncini, Fumanti (35’ s.t. Sciamanna), Mandorlini (30’ s.t. Simonelli), Mattia, Sabattini (30’ s.t. Celentano), Marchi, Cruz (22’ s.t. Abreu), Garufi, Sirbu. A disp.: Zappalà, Rizzo, Massaccesi, Lo Curto. All.: Nofri Onofri.
ARBITRO: Cappai di Cagliari, coad. da Di Dio di Caltanisetta e Bennici di Agrigento.
RETE: 47′ Simeoni
NOTE: Angoli 8-2. Recupero 2’+4’. Nessun ammonito.
La Pianese torna alla vittoria grazie al gol di Simeoni, che a inizio secondo tempo ha portato il suo score personale a 5 reti stagionali e, allo stesso tempo, ha permesso ai suoi di avere la meglio sulla Flaminia. Una partita dominata per lunghi tratti dalla formazione amiatina, tornata finalmente ad avere quasi tutti i titolari a disposizione. L’Arezzo, in testa alla classifica, dista sempre due punti ma ora le Zebrette possono respirare di più vista la contemporanea sconfitta del Poggibonsi con la Sangiovannese, che ha portato i Leoni (terzi) a -5 dai bianconeri. Il primo a presentarsi in conferenza stampa è stato Federico Nofri Onofri, tecnico della Flaminia: “Il risultato ci sta, la Pianese sicuramente ha fatto una buona partita. Abbiamo sofferto i primi quindici minuti, quando loro hanno avuto l’occasione nitida di Menga e la traversa di Grifoni, ma al di là di questo anche noi abbiamo colpito una traversa e siamo stati bene in partita. Abbiamo sofferto la loro ampiezza nei primi dieci minuti però poi la squadra, secondo me, a livello di organizzazione ha espresso una buona gara. Il secondo tempo purtroppo abbiamo preso subito gol ed è chiaro che da lì poi il match ha preso una brutta piega. Dopo siamo stati dentro la partita e li abbiamo messi in difficoltà: in questo momento facciamo fatica a finalizzare, o meglio non riusciamo a essere incisivi nella parte finale del campo con i nostri attaccanti e centrocampisti. Le prestazioni le abbiamo sempre fatte: nei gol facciamo troppi errori singoli che vanno a incanalare le partite. Anche a Poggibonsi regalammo i primi due gol in maniera eclatante. Il calcio purtroppo è questo, lo dobbiamo accettare”. Con un sorriso a trentadue denti, invece, il tecnico bianconero Vitaliano Bonuccelli: “Abbiamo ritrovato tanti giocatori che non avevano una condizione eccezionale, alcuni tra l’altro reduci da un periodo di inattività importante. Credo che tutti i ragazzi abbiano dato tutto ciò che avevano, sia chi è subentrato che chi è entrato dall’inizio. Il primo tempo abbiamo fatto una buona partita, rischiando soltanto una volta su una ripartenza. Abbiamo sbagliato un po’ troppo sotto porta, perché cinque o sei occasioni le abbiamo avute. Abbiamo sofferto da squadra e rischiato veramente poco. Ci aspetta un finale di campionato difficile, ma più ci alleniamo durante la settimana e più saremo pronti per affrontarlo. Ora dipende tutto dall’Arezzo: quando dipendeva da noi ce la siamo già giocata. Noi da qui alla fine dobbiamo provare a vincerle tutte, se non ci riesce applaudiremo gli altri. La squadra è pronta per fare un grandissimo finale di campionato”.

Poggibonsi-Sangiovannese 1-3
POGGIBONSI: Pacini, Morosi (12’st Bigozzi), Tognetti (17’st Di Paola), Gistri, De Santis (12’st Bonechi), Borri, Muscas, Chiti, Bellini (24’st Polo), Regoli, Riccobono. A disp.: Bruni, Barbera, Grassini, Corcione, Camilli. All.: Calderini.
SANGIOVANNESE: Cipriani, Cesaretti (30’st Baldesi), Migliorini (48’st Dodaro), Nannini, Lorenzoni (22’st Milani), Rosseti, Atzeni, Sacchini (48’st Miccoli), Vanni, Zhar (19’st Poli), Boix. A disp.: Palazzini, D’Agosto, Caprio, Dei. All.: Firicano.
ARBITRO: Luca Selvatici di Rovigo, coad. da Tommaso Tagliafierro di Caserta e Luca Granata di Viterbo.
RETI: 38′ Riccobono, 44′ Boix, 48′ p.t. rig. Vanni, 80′ Boix
NOTE: 35’st Pacini respinge un calcio di rigore a Vanni. Ammoniti De Santis, Lorenzoni, Riccobono, Rosseti, Boix, Pacini. Espulsi al 41’ Chiti per condotta violenta e al 20’st espulso il tecnico del Poggibonsi Calderini per proteste. Angoli 10-4. Recupero 2’+4’.
Impresa della Sangiovannese, che si impone 3-1 in casa del Poggibonsi, terza forza del torneo, e sale al sesto posto in classifica in virtù delle sconfitte di Seravezza e Flaminia. Prima mezz’ora di gara senza emozioni al Lotti, poi il match esplode nel finale di frazione. Gistri sfiora il vantaggio locale al 35′, passano appena tre minuti e Riccobono rimedia trafiggendo Cipriani dopo uno scambio con Regoli. Al 40′ il Poggibonsi rimane in dieci uomini per espulsione di Chiti e la Sangiovannese non tarda ad approfittarne, ribaltando il risultato prima del riposo grazie alle reti di Boix e Vanni, quest’ultima dal dischetto. Il secondo tempo si apre con una buona occasione per parte: Boix impegna Pacini, dall’altra parte Cipriani è ottimo su Regoli. La Sangiovannese si disimpegna bene nella gestione del vantaggio e a dieci dal termine chiude i conti: rigore di Vanni, Pacini stavolta respinge ma Boix insacca in tap-in. Seconda, pesante, vittoria consecutiva per la truppa di Firicano. FONTE: arezzonotizie.it

Tau Altopascio-Terranuova Traiana 0-0
TAU CALCIO: 
Filippis, Quilici, Mancini, Antoni, Cesaretti (85° Anzilotti), Capparella (85° Pratesi), Vannucci, Alessio (89° Borgia), Pietrelli, Diop, Gurini (72° Villanova). A disp.: Donati, Innocenti, Carcani T., Vellutini, Fasciana. All.: Favarin Giancarlo
TERRANUOVA TRAIANA: Scarpelli, Farini, Maloku, Bega, Cioce, Artini, Meucci, Massai, Vezzi (85° Schinnea), Benucci, Ceppodomo (58° Petrioli). A disp.: Antonielli, Neri, Gautieri, Mazzeschi, Dema, Occhiolini, Mascia. All.: Calori Simone
ARBITRO: Stefano Giordano di Grosseto
NOTE: Espulso Bega. Ammoniti Quilici, Cesaretti.
Giornata grigia e ventosa al Comunale di Altopascio per il debutto di Giancarlo Favarin sulla panchina del Tau. Tante speranze sul 64enne tecnico di Marina di Pisa: diverse promozioni a costellare una carriera brillante anche se qui gli chiedono solo…la salvezza. Ma per farlo servono punti e vittorie a cominciare dalla gara con il Terranuova Traiana di Simone Calori terz’ultima con 23 punti, tre in meno del Tau. Favarin recupera Diop e affida le chiavi del centrocampo all’esperto Cesaretti. Prima del fischio d’inizio si ricordano con la locale Misericordia i tre anni dal primo caso di Covid: un incubo almeno questo forse scacciato. Tau in completo nero, ospiti in rosso con rigatura bianca. La prima nota sul taccuino (5′) è il giallo a Quilici. Alta la successiva punizione di Vezzi. Diop fa vedere che c’è (7′) ma il suo tiro è di poco alto. Gara equilibrata e il Terranuova non sta a guardare: (15′ Benucci a lato). Tau contratto e conscio dell’importanza della partita e della posta in palio. Vezzi pericoloso (26) ma sul tiro angolato del numero 9 il portiere Filippis è attento. Subito dopo (28′) il vantaggio ospite sembra cosa fatta ma Massai mette clamorosamente alto da non più di due metri sugli sviluppi di un corner. Tau in chiara sofferenza. Altra ghiotta occasione per gli ospiti (35′) ma Ceppodomo calcia male, così come vedete. E allora speri nell’antica legge del gol sbagliato…Non ancora pago Ceppodomo (37′) non approfitta di uno svarione di Quilici e “grazia” Filippis. Tau non pervenuto. Finalmente si vedono anche gli amaranto: (39) su cross di Quilici Diop però non inquadra la porta di Scarpelli. Si va al riposo sullo 0 a 0 ma ci vuole ben altro. Avvio di ripresa vivace con botta e risposta (questione di centimetri) con Meucci di testa da una parte e replica di Benucci dall’altra. Al 13esimo calcio di rigore per il Terranuova per un fallo di Vannucci su Vezzi. Dal dischetto lo stesso numero 11 si fa però ipnotizzare da Filippis che para. Si resta sullo 0 a 0. Al quarto d’ora ospiti in dieci per l’espulsione di Bega che si arrangia così su Diop lanciato verso la porta. Ora la partita può cambiare. Cesaretti (15′) calcio in modo magistrale una punizione dal limite ma Scarpelli è superbo e nega il gol al numero 10 del Tau. Ora la squadra di Favarin attacca a pieno organico: (26′) su cross di Villanova per un soffio Diop non devia. Nonostante inferiorità numerica, che si vede poco, il Terranuova rimane pericoloso (32′): Benucci colpisce l’esterno della rete. Gli ultimi tentativi portano la firma (37′) di un vivace Villanova che si accentra e tira ma Scarpelli para. Nn succede altro. Finisce 0 a 0 risultato che sta stretto agli ospiti. Il primo Tau di Favarin non è piaciuto. Da rivedere fra sette giorni a Città di Castello. FONTE: noitv.it

Trestina-Orvietana 1-0
TRESTINA (3-5-2): Montanari; Sensi, Della Spoletina, Cenerini; Di Cato (29’ st Convito), Brevi, Ceccuzzi (33’ st Barbarossa), Gramaccia; Belli (35’ st Bazzoffia), Ferri Marini. A disp.: Peixoto, Montani, Lorenzini, De Marchi, Laurenzi, Montanari. All.: Farsi.
ORVIETANA (4-3-1-2): Marricchi; Biancalana (14’ st Siragusa), Frabotta, Bassini, Patrizi; Alagia (24’ st Omohonria), Ricci, Rinaldi (4’ st Borgo); Rosini (27’ st Carletti); Mignani (27’ st Megaro), Tomassini. A disp.: Rossi, Siciliano, Caravaggi, Di Natale. All.: Fiorucci.
ARBITRO: Deborah Bianchi di Prato, coad. da Pancani di Roma 1 e Nappi di Latina.
RETE: 34’ Brevi.
NOTE: spettatori 250 circa. Ammoniti Cenerini, Ceccuzzi, Frabotta. Recupero 3’+6’.
Tutto in un colpo solo per il Trestina. Vittoria, che mancava dal 23 ottobre, derby portato a casa, esordio vincente per Francesco Farsi in panchina e ultimi due posti, che significano retrocessione diretta, momentaneamente abbandonati. Al penultimo posto, invece, staccata di una lunghezza dai bianconeri, si ritrova l’Orvietana che esce sconfitta di misura dal Casini e vede fermarsi a 5 la striscia di risultati utili di fila. Un successo fondamentale per il Trestina che Farsi, privo dello squalificato Grea, disegna secondo un 3-5-2 in cui Di Cato è il quinto di destra e Belli fa coppia con Ferri Marini in avanti. In difesa torna Cenerini dopo il lungo stop e con lui lì dietro la porta di Montanari resta inviolata. Eppure dopo 40 secondi il portiere bianconero rischia subito di combinarla grossa. Poi il Trestina inizia a giocare e al 9’ ha subito la palla del vantaggio sulla testa del capitano ma Gramaccia, strano ma vero, non trova la porta sulla sponda di Sensi servito da Bologna. L’Orvietana, senza Proietto infortunato (assenza che peserà eccome) parte con il freno tirato. Nel 4-3-1-2 schierato dall’ex Fiorucci, Alagia agisce inizialmente da mezzala e Rosini da trequarti alle spalle di Tomassini e Mignani. Nel giro di 5 minuti è Sensi, da centravanti aggiunto, ad avere due buone chances ma in entrambi i casi, sempre su servizio di Ceccuzzi, non inquadra lo specchio. Dall’altra parte occhio ancora a Montanari che rischia sulla pressione di Mignani, mentre 4 minuti dopo il portiere di casa è bravo ad incollare ai guantoni la punizione di Bassini. Fiorucci perde poi Rosini per infortunio, dentro Carletti da mezzala e Alagia alza il suo baricentro. A trovare il gol però è il Trestina con una bella azione orchestrata da Belli sulla sinistra, palla in mezzo e da lì Brevi non sbaglia. Incornata vincente, 1-0 Trestina e gol numero 5 in campionato per il centrocampista classe 2003. Si va all’intervallo così e nella ripresa l’Orvietana prova subito a spingere sul gas con Bassini che serve Tomassini: sinistro sul fondo. Sull’altro versante è Ferri Marini a fare da torre per Bologna con palla sul fondo. L’Orvietana passa allora al 4-3-3 con l’ingresso di Omohonria, non al meglio, per Alagia. Ci prova allora Ricci da fuori ma senza impensierire Montanari. Nel finale i biancorossi provano il forcing ma il Trestina si difende con ordine senza rischiare nulla, ritrovando i tre punti che mancavano da 15 partite.