Filippo Zacchei (nella foto) è il tecnico di una Castiglionese che, domani, con fischio di inizio alle 16, giocherà nel nostro stadio nella gara di andata del primo turno di Coppa Italia di Eccellenza. Avrebbe certamente voluto affrontare la Sangio in una categoria superiore ma anche lui, come un po’ tutti siamo sinceri, è rimasto sorpreso dall’epilogo nel passato torneo: “Prima che fossi chiamato ad allenare la Castiglionese ho visto in alcune occasioni la squadra e devo dire che secondo me aveva dei valori per poter restare tranquillamente in categoria. Lungi da me entrare in tematiche che non conosco, sono rimasto però alquanto sorpreso, però della retrocessione”. E da domani si comincia a fare sul serio: “Sarà difficile per i giocatori arrivare al 90º, sia noi che la Sangiovannese ormai da alcune settimane stiamo lavorando giornalmente con carichi importanti ed è sempre un’incognita giocare queste partite. Affrontarla però sarà stimolante, resta pur sempre una società gloriosa e che vanta un pubblico davvero importante in uno stadio d’altre categorie”. Gli azzurri li ha visti solo una volta dall’inizio della preparazione, nell’amichevole di Montagnano. Questo è il suo giudizio: “Credo che il nuovo corso sia partito da due figure che rappresentano una garanzia per questa categoria e non solo come Stefano Calderini e Andrea Agatensi. Non è mai facile costruire una rosa da capo a piedi, nonostante ciò ho visto comunque un gruppo con alcune idee e individualità molto importanti per la categoria come Manes, Gori o Castrovilli. Magari può mancare qualcosa ma, come già detto, non è mai facile operare sul mercato figuriamoci prendere oltre 20 giocatori”. Da allenatore esperto qual è della categoria gli chiediamo un giudizio proprio sulle avversarie che incontrerà nel corso di questa stagione: “Tre anni fa pensavo di aver trovato il girone più competitivo di sempre con Siena, Scandicci e Terranuova ma quello di quest’anno lo batte di gran lunga. Credo che sia il raggruppamento più forte e difficile dell’ultimo ventennio, per me partono davanti a tutte Antella, Sansovino, Rondinella e Mazzola, credo poi ci sia un discreto equilibrio nelle altre squadre anche se, forse, Lanciotto, Lastrigiana e Certaldo potrebbero soffrire di più per arrestare in categoria. La mia Castiglionese ? Sono assolutamente contento di quello che mi ha messo a disposizione la società, un paio di anni fa magari questa era una rosa che sarebbe partita con i favori del pronostico ma quest’anno, come detto, tante società hanno speso per salire in serie D. Sarà sicuramente un torneo avvincente”.