Si torna a giocare sul serio in vista del sesto torneo che la Sangio affronterà nel campionato di Eccellenza regionale.
La squadra di Colcelli e Marini prese parte al primo campionato assoluto nella nuova categoria nella stagione 1991-92: ottavo posto finale in classifica, esonero per il tecnico di Mercatale e un cammino discreto in Coppa. Al primo turno, proprio come oggi, la Castiglionese, allora guidata dall’ex amaranto Morelli: 0-0 all’andata in Valdichiana e vittoria 3-1 ai rigori in Valdarno. Dopo aver eliminato Castelnuovese, Poppi e Scarperia, gli azzurri si arresero in semifinale all’Antella: 0-0 in trasferta e sconfitta di misura in casa.
Il torneo successivo di Eccellenza coincise con la promozione in Serie D, arrivata dopo un lungo duello con Certaldo e Bozzano, con i versiliesi battuti a San Giovanni nell’ultima giornata grazie alle reti del compianto Martelli e di Basciu. La squadra di Casarsa, sostenuta dalla triade Lucarelli-Morandini-Parolai, uscì dalla Coppa agli ottavi contro l’Impruneta Tavarnuzze, dopo aver eliminato Castelnuovese e Terranuovese.
Dopo quasi vent’anni si arriva alla stagione 2011-2012, quella della ripartenza dopo il fallimento e l’esclusione dai campionati professionistici. Alla guida dirigenziale Bracci e Arno, cui si affianca presto Lorenzo Grazi. La parte tecnica è affidata a Fani: quarto posto finale, distante dal Fiesole di Calderini. In Coppa, l’eliminazione con la Castelnuovese a causa della posizione irregolare di Fettolini, che portò all’esclusione dal torneo per decisione del giudice sportivo.
Nel 2012-2013 la famiglia Grazi prende saldo comando della società, con Marco Coppi in panchina. La Sangio chiude al terzo posto e ai playoff elimina San Gimignano e San Donato, ma nella finale nazionale cade contro il Terracina di Cucciari: 1-2 in trasferta e 2-2 al ritorno, davanti a un Fedini gremito. In Coppa, di nuovo la Castelnuovese di Rigucci e Nosi sulla strada degli azzurri, che vengono eliminati al primo turno.
La stagione 2013-2014 è quella del ritorno in Serie D: prima con Stefano Calderini, poi con Andrea Benedetti, con le decisive sfide contro Castelnuovese, Avezzano e Lentigione. In Coppa, superato il Figline al primo turno, la corsa si ferma con la Bucinese di Cocollini.
Ed ora, domani, si apre un nuovo capitolo della nostra storia lunga 98 anni. Una storia vissuta tra vento e bonaccia, tra trionfi e delusioni, ma sempre con l’amore per i colori più belli: quelli del cielo e del mare.