Agostino Iacobelli domani tornerà per la quarta volta nel nostro stadio da avversario. Lo ha fatto con la Pianese, l’Aglianese e poi col Cenaia e in queste due ultime occasioni ne è uscito sconfitto: “Diciamo che quando torno è sempre un piacere, ma ultimamente al triplice fischio di soddisfazioni ne ho raccolte poche”. Oggi è alla guida di un’Antella che ha come obiettivo primario quello di poter lottare fino all’ultima giornata per salire in serie D. Ha accettato questa sfida con grande entusiasmo dopo la breve parentesi, sempre in questa società, nel passato torneo: “Mi hanno chiesto di fare un buon campionato, credo che mai negli ultimi anni sia stato così competitivo, ma vi posso garantire che uscire dall’Eccellenza è difficilissimo per quanto ho potuto notare. Il livello si è alzato di molto, sicuramente ho un’ottima rosa a disposizione ma altrettanto anche alcune avversarie. Di squadre ma materasso ce ne sono davvero poche”. Proprio come noi è reduce da una brutta sconfitta, non tanto nel punteggio quanto per aver gettato via alcune occasioni che potevano dare ben altro lustro la gara disputata al cospetto della Baldaccio Bruni: “Una classica domenica storta, abbiamo gettato al vento alcune occasioni tra le quali un rigore sbagliato nel momento che i nostri avversari erano in vantaggio e poi non siamo riusciti alla fine a racimolare quantomeno un punto punto peraltro aspettavamo la Baldaccio con un atteggiamento tattico che poi ha mutato in corso d’opera, questo fattore sicuramente ha influito”. E come la vede questa Sangiovannese – Antella ? Ecco cosa ne pensa il buon Agostino: “Quando sei reduce da una sconfitta sicuramente lascia qualche segno, perlopiù al debutto in campionato. Emotivamente parlando, credo che sarà dura per entrambe le compagine, è vero che siamo soltanto all’inizio ma sia la Sangiovannese che noi vorranno sicuramente riscattarsi. Non so che tipo di partita potrebbe nascere, so soltanto che la Sangiovannese non è di certo quella vista a Grassina”. E per lui, tornare nel nostro amato Fedini è sempre un grande piacere: “Questa è una piazza che ci incastra poco in serie D, figuriamoci in una categoria inferiore. Sapete che io sono uno molto diretto, non dico le cose per accaparrarmi chissà quale simpatie ma San Giovanni ce l’ho e l’avrò per sempre nel mio cuore per per i tre anni scarsi nei quali sono stato in panchina. Chiaramente oggi sono alla guida dell’Antella, sarà mio compito cercare di portar via bottino pieno ma c’è sempre un pizzico di emozione quando da avversario torno a calcare questo terreno”.