Scritto da Massimo Bagiardi – Foto Roberto Magri (Ottica Merli)
Prima di entrare nel merito della partita di ieri voglio fare una precisazione. Qualcuno di voi, forse, avrà notato che da alcuni giorni non compaiono più in queste colonne video realizzati dalla società (giusto quello di ieri sera perché c’era la partita) con interviste ai tesserati e ciò non è dovuto a un caso bensì a una scelta che ho preso proprio la scorsa settimana riguardo a questo silenzio stampa verso gli organi di informazione esterni che va avanti, pensate, da quasi cinque mesi. Mi dicono sia possibile fare le domande solo alla domenica ai protagonisti, ma grazie ! Un po’ sono stato ma ora fin quando la situazione non rientrerà andrò avanti su questa linea. Semmai tornasse il tutto alla normalità deciderò, allora, se sarà il caso di pubblicare i loro contenuti o farne alcuni per conto mio come molto spesso accade. Anche perché non c’è assolutamente una ragione di tutta questa presa di posizione messa in atto dall’esecutivo societario. Senza contare poi alcuni “dispettucci” verso la mia persona, stavolta a opera di chi divulga le notizie e avrebbe il dovere di aiutare i giornalisti anziché cercare, forse anche qui spalleggiato da una parte di dirigenza, di mettergli il bastone tra le ruote del carro. Bene, mi sono sfogato e ora parliamo di cose serie; avrei voluto tanto parlare di una bella vittoria ma, purtroppo, siamo di fronte a un ennesima giornata storta perché, alla resa dei conti, tutto si può dire della partita di ieri meno che meritavamo di uscire dal campo senza niente in mano. I giocatori bravi, quelli che costano insomma, possono alla fine svoltarti la giornata e così si può dire per questo Chiaramonti che, al netto di una leggera indecisione tra Ferrante e Gozzini, ha messo a frutto alla sua maniera una palla che è valso il successo ben oltre i loro meriti. Non sminuiamo però il suo gol, roba da categoria superiore. Noi due grandi occasioni del primo tempo, qualcosina nel corso della partita e poi l’opportunità con Castrovilli nel finale che, da buonissima posizione, non ha nemmeno centrato lo specchio gettando il pallone addirittura all’anti stadio. Incazzato come ero non lo ho nemmeno riportato sulla diretta testuale, ma poco cambia. Sono botte di morale non indifferenti che mi auguro non incidano più di tanto per le prossime due partite, nel giro di tre giorni, tra campionato e Coppa, che giocheremo con la Sansovino. L’unica nota lieta, e non è poi una cosetta da poco, e l’aver rivisto tutta la dirigenza al completo in tribuna. C’era Martino Neri, colui che dovrebbe prendere la società all’anno nuovo ma è sempre bene usare il condizionale, l’amico Gianluca Gioli, l’ex amico Maurizio Minghi, Gennaro Lo Santo oltre a Gianfranco Fusai e a Susanna Merli, accompagnata per l’occasione dal secondogenito Francesco. È la prima volta che accade dall’inizio della stagione, segnali che propendono a pensare a una schiarita definitiva dopo le tante nuvole nere presenti sopra la casa del merlo e che mi auguro possano dare serenità a coloro che vanno in campo. E di certo l’unica nota positiva che si può mettere in evidenza dopo ieri, per il resto è cambiato il campionato ma purtroppo la banda è sempre la stessa. Avrà mai fine questa sofferenza per noi amanti del calcio azzurro?