Dopo essere stati estromessi, per la terza volta in nove anni è bene sempre metterlo in evidenza, dal calcio professionistico ci si interroga a Siena sul futuro della società calcistica. A capo dei bianconeri c’è Emiliano Montanari, divenuto maggiore azionista dal giugno del 2022 dopo aver rilevato le quote dalla vecchia proprietà composta dagli armeni. E’ stato definito come il peggior presidente della gloriosa compagine bianconera che, a quanto pare, nonostante la cancellazione dai professionisti, non vuole assolutamente mollare. E delle ultime ore, infatti, un comunicato nel quale conferma la sua volontà di andare avanti – non si sa in quale campionato essere sinceri – tanto dal volere quanto prima annunciare il nuovo allenatore così come la figura di riferimento del calciomercato.
“Dopo un fine settimana dove si è celebrato in città un funerale, senza che ci fosse il morto, e con la richiesta di eredità subito avanzata dal Comune ancora prima che il prete dicesse amen, vogliamo puntualizzare che i giochi non sono finiti, ma sono appena iniziati, e invitiamo a mettersi comodi perché l’estate è certamente ancora lunga e sarà sicuramente molto calda”. È il finale dell’ennesimo comunicato – scrive sienaclubfedelissimi.it – che annuncia che a breve saranno rivelati il nuovo ds e il nuovo allenatore, i quali partiranno “dopo metà agosto per il ritiro pre-campionato per la stagione sportiva 2023/24, in località da definire”. Tutto questo perché, sostiene Montanari, la Figc, che pur ha estromesso il Siena ammettendo l’Atalanta Under 23, liberando anche tutto il parco giocatori, avrebbe aperto all’iscrizione in soprannumero alla Serie D richiesta da Montanari lo scorso 18 luglio, otto giorni dopo la lettera del Comune.
“Risulta chiaro e cristallino che sarà certamente ACR Siena 1904 SpA ad essere iscritta in soprannumero in serie D, questo ovviamente per la giurisprudenza consolidata creatasi 2 anni fa, su ben 2 società di calcio, nelle stesse identiche situazioni della Robur”, prosegue la nota. “A dire il vero il Siena Calcio ha dalla sua anche il fatto di avere la concessione dello stadio Franchi fino al 2030, ed ammesso e non concesso ci fossero soggetti terzi a far domanda di iscrizione in soprannumero, per giocare dovrebbero avere l’autorizzazione della Robur. L’eventuale risposta in tal senso del Presidente Montanari sarebbe facilmente intuibile ed opportunamente non trascrivibile in un comunicato stampa”.
L’ingegnere romano precisa inoltre che “il Comune di Siena non vanta il benché minimo titolo per poter anche semplicemente ipotizzare il futuro del Siena Calcio che è certamente garantito dall’attuale società”.