Viola Vasarri per Forzasangio.it i ha incontrato Simone Sereni, allenatore degli allievi 2007.

V: Simone, so che la tua squadra è riuscita ad arrivare seconda in campionato dopo aver avuto diverse difficoltà per l’indisponibilità di alcuni elementi. Ce ne vuoi parlare?

S: “Eh sì. Alla fine, abbiamo fatto un gran campionato nonostante i problemi di infortuni che ci sono stati nel corso dell’anno. Ad esempio, ad ottobre un nostro ragazzo è stato 5 mesi fuori, successivamente un altro tre mesi e mezzo. Insomma, abbiamo avuto problemi di rosa anche se il gruppo inizialmente era numericamente ben guarnito per sostenere il campionato. Infatti, a livello di ossatura la squadra era abbastanza consistente”.

V: Scendiamo un po’ nei particolari del campionato…

S:  “Diciamo che nelle ultime tre partite del girone di andata abbiamo fatto purtroppo solo tre punti ed è stato davvero un cruccio per tutto il gruppo. Fortunatamente a gennaio è arrivato Campaioli del 2008 che con i suoi gol ci ha fatto risalire parecchio in classifica; infatti tanti infortuni avevano pregiudicato il nostro campionato: infortuni alla spalla, all’omero o alla caviglia addirittura un brutto virus che aveva attaccato un nostro ragazzo…C’erano molte squadre più complete di noi ma alla fine, con il rinforzo e, via via, i rientri, siamo riusciti ad arrivare secondi in campionato. Campaioli è stato un ragazzo fondamentale per noi anche se via via si riusciva a recuperare i giocatori che erano fuori; ad esempio, Raffaelli è rientrato a metà febbraio. Fino a dopo Pasqua abbiamo avuto la speranza di poter vincere il campionato”.

V: Tirando le somme, la tua impressione sull’annata appena trascorsa….

S: “Alla fine è stata un’annata tutto sommato positiva, come, d’altronde, le ultime quattro da quando sono a San Giovanni. Mi sono trovato da subito molto bene anche a livello di rapporti con la società, con i ragazzi e con le loro famiglie. Purtroppo, diciamo che la situazione degli allievi è stata quella più critica, per colpa di nessuno, ma con i ragazzi migliori che comunque se ne andavano in società più blasonate lasciando quindi sguarnita la sangiovannese. Per fare un buon campionato devi essere comunque completo e con una buona rosa di giocatori”.

V: Credi molto che il settore giovanile possa essere un vivaio per la prima squadra?

S: “Certo! E quando vedo i ragazzi andare in prima squadra, ad esempio quest’anno Barberini, Borgogni, Senesi, Dei e Romanelli. Romanelli l’ho portato io da Arezzo ed ha fatto molto bene. Questi ragazzi erano delle risorse destinate comunque a fare il salto in prima squadra perché dotati di grandi qualità e di tanta determinazione. Inoltre, Dei e Romanelli sono due mancini e per i mancini ho sempre avuto un occhio di riguardo. Sicuramente negli ultimi anni, non ne erano arrivati così tanti in prima squadra dagli allievi. Questa è una società che si merita il meglio, vista la sua tradizione, il suo passato e il grande appoggio dei suoi tifosi. La società sta facendo un grande sforzo. La cosa importante è che ci sia anche continuità nel progettare. Ad esempio, il fatto che da quando sono a San Giovanni ho visto cambiare 5 direttori sportivi nel settore giovanile sicuramente può essere una criticità. Quindi, maggiore stabilità, intenti comuni e valorizzazione dei giovani. E tanto tanto impegno da parte di tutti!”