In questo ultima fase del favoloso campionato della Sangiovannese, Forzasangio ha incontrato una colonna portante della squadra, il preparatore dei portieri, Carlo Bucci.

V: “Ciao Carlo, questo campionato ha portato e sta portando tante soddisfazioni. Raccontaci come lo stai vivendo.

C: “Sì, questo è verissimo, se si paragona alla scorsa annata in cui abbiamo sofferto e parecchio, fino all’ultimo. Quest’anno ci stiamo togliendo molte soddisfazioni e l’aver centrato i Play Off ha costituito la ciliegina sulla torta di un campionato indimenticabile.”

V: “Presentati brevemente a chi ancora non ti conoscesse.”

C: “Ho 45 anno, sono originario di Cortona ma sono sposato con una ragazza di San Giovanni per cui sono sangiovannese di adozione. Diciamo che con il calcio ho iniziato da giovane, facendo il portiere nelle categorie dilettanti. Poi però, man mano che il tempo passava, mi sono accorto che mi divertivo molto di più ad allenarli i portieri che a farlo io stesso. Per questo ho preso il patentino sia per i settori giovanili che per l’UEFA B e cerco di tenermi sempre aggiornato. Allenare un portiere è impegnativo perché tale è il ruolo del giocatore. Bisogna essere preparati non solo fisicamente ma anche mentalmente e psicologicamente. Se c’è l’errore bisogna saper guardare oltre e andare avanti senza lasciarsi abbattere.”

V: “La tua carriera da allenatore come e quando è iniziata?”

C: “Ho cominciato nel 2005 allenando il Castiglion del Lago. Sono stato un po’ nella zona poi sono venuto a San Giovanni con Pallari, sono andato a Foiano per poi ritornare qui, nel settore giovanile e poi con la prima squadra nello staff di Ginestra, poi con Andrea Bernini e Palazzi, fino alla retrocessione dello scorso anno. Quest’anno lo definisco l’anno del riscatto anche nei confronti della società che ha fatto davvero sul serio. Lo staff è davvero in gamba e molto organizzato. I risultati sono, sicuramente, andati al di là delle più rosee aspettative.”

V: “Che ci dici dei due portieri che hai attualmente a disposizione?”

C: “Sono entrambi molto validi. Scarpelli è più esperto, Valoriani è più giovane ma molto interessante.”

V: “Un’ultima cosa. Che ne pensi del pubblico e della tifoseria sangiovannese?”

C: “Il coinvolgimento del pubblico è davvero tanto e i tifosi sono il nostro grande valore aggiunto, sicuramente si meriterebbero palcoscenici superiori. Una domenica dopo l’altra ci hanno seguito, incitato, hanno cantato per noi nelle vittorie e nelle sconfitte. Si meritano di vedere una bella Sangiovannese e penso che i risultati di questo campionato siano in parte dovuti anche a loro qualificazione Play Off compresa. Un grazie di cuore a loro!”.