Forzasangio.it ha incontrato Tommaso Bettoni, giovane collaboratore del settore giovanile della Sangiovannese.

V: “Tommaso, raccontaci un po’ la tua esperienza.”

T: “Sono istruttore per l’anno 2012/2013 più, una volta alla settimana seguo il 2011 che ho allenato l’anno scorso, per una continuità didattica. Diciamo che di solito, in questi quasi dieci anni di esperienza come istruttore nella Sangio, mi vengono affidati i ragazzini che iniziano a giocare, a parte un paio di anni di esperienza come preparatore atletico. E in questi anni di bambini e ragazzini ne ho visti davvero molti. Di conseguenza, il mio compito principale non è tanto quello di insegnare a giocare a calcio quanto di spiegare le regole e il comportamento corretto quando si entra a far parte di un gruppo. In effetti non facciamo tante partite, giusto qualcuno per divertimento. Investiamo molto sulla formazione e la preparazione. Cerchiamo di sviluppare le capacità motorie dei ragazzi insegnando schemi e altre cose generali. Lo scopo principale è ludico ed educativo ed è giusto sia così.”

V: “Il gruppo che hai quest’anno è molto numeroso?”

T: “Abbiamo circa 26/28 allievi che non sono pochi ma sono relativamente facili da gestire. Infatti, dopo le tipiche difficoltà iniziali, si sono dimostrati un gruppo affiatato, rispettoso e voglioso di imparare e stare insieme, divertendosi. Ripeto, la cosa principale, quello che interessa a me e ai miei collaboratori, è l’educazione. E questa è anche la “missione” che ci è stata data dalla Società.”

V: “Hai parlato del tuo staff…”

T: “Sì, siamo in tre, io, Riccardo Gori e Ugo Ferro. Siamo tre ragazzi giovani tutti  laureati in scienze motorie. Io personalmente ho 28 anni e ho conseguito la laurea triennale. Sto frequentando la magistrale sempre in scienze motorie. Il calcio è sempre stata una mia grande passione. Ho sempre giocato e tuttora gioco in eccellenza a Figline. Ho militato in molte squadre della vallata mente la mia carriera di istruttore è iniziata alla Sangiovannese e si è sempre svolta qui.”

V: “Intervista dopo intervista, sto notando che molti dello staff delle giovani sono giovani e titolati, molto laureati in scienze motorie. Questo mi sembra molto positivo.”

T: “Sì…per alcuni allenare è un hobby. Per altri, me compreso è una delle cose che voglio fare professionalmente e rispecchia il mio percorso formativo. In questi anni alla Sangio, ho avuto modo di crescere molto confrontandomi con vari istruttori anche d’esperienza perché queste cose si studiano ma molte si imparano letteralmente sul campo.”

V: “E allora in bocca al lupo per la tua carriera e complimenti…un’ultima cosa… che chiedo a tutti…per che squadra tifi?”

T: “Juventus e naturalmente Sangiovannese!”