Una sala stampa gremita ha salutato il suo primo giorno in azzurro di Marco Bonura, il tecnico che da martedì ha preso le redini in panchina di Atos Rigucci che non ha proseguito la sua avventura al Marzocco per sopraggiunti impegni professionali. Presentii, oltre al diretto interessato, il presidente della Marzocco Sangiovannese Maurizio Minghi, che ha aperto l’incontro con stampa e tifosi oltre a Francesco e Tommaso Merli, figli del compianto dirigente azzurro. “Con Marco Bonura c’è un rapporto che va avanti da tanti anni – ha affermato il direttore generale Morandini – e nel corso delle nostre chiacchierate delle scorse settimane ho chiesto a lui la disponibilità di venire a San Giovanni perché volevamo partire da un profilo esperto. È una persona che conosce l’ambiente, la categoria per averci allenato e vinto e crediamo sia l’uomo giusto per quello che vogliamo fare. L’obiettivo ? Anche l’anno scorso eravamo partiti per cercare di fare il meglio possibile, quest’anno vogliamo vedere di cambiare il passo e anche se non sarà facile cercheremo con tutte le nostre forze di poter mettere a disposizione dell’allenatore un parco giocatori che permetta di poter togliere soddisfazione a tutti, tifosi compresi che meritano campionati decisamente diversi rispetto a quelli passati. Noi ce la stiamo mettendo tutta”. La parola è passata al protagonista della giornata neo tecnico azzurro: “A me piacciono le sfide e non appena mi è stata data l’opportunità di allenare da Sangiovannese ho preso subito al volo la cosa e accettato con grande entusiasmo. Il mio obiettivo principale? Sicuramente lavorare sul campo bene giorno dopo giorno ma, più che altro, cercare di emozionare coloro che verranno allo stadio. I tifosi sono parte fondamentale di un cammino per ogni società, ecco perché speriamo con le prestazioni e i risultati di avere più seguito possibile dato che ricordo, quando ero calciatore vent’anni fa, di una piazza innamorata della squadra di calcio e di questi colori. E da quanto ho potuto vedere da avversario questo sentimento è rimasto tale. Partirò di base con la difesa 3, ho adottato in passato anche il 4-3-3 ma per quello che la società sta provando a confermare credo sia il credo tattico più adatto a questa squadra. Cosa mi attendo? La prossima settimana sarà decisiva per avere le risposte da parte di coloro del passato campionato”. Un momento toccante quando ha parlato Francesco Merli, che assieme al fratello Tommaso ha rappresentato la famiglia che resterà all’interno del sodalizio del Marzocco. Poche ma significative parole: “Mi rimane strano essere qui, senza vedere mio babbo alla scrivania ma la vita va comunque avanti e siamo qui in rappresentanza di lui proprio come avrebbe voluto. Anche da parte sua faccio il più grosso in bocca al lupo a Marco Bonura”.