Simone Calori come recita il titolo è uno che l’azzurro l’ha cucito addosso per davvero. Da sempre. In carriera ha girato l’Italia per lungo e largo, i suoi primi passi l’ha mossi in riva all’Arno e come nelle favole a lieto fine proprio a San Giovanni chiuderà il suo importante percorso da calciatore. Per il futuro c’è tempo al di là dei suoi 38 anni, almeno per la prossima stagione sarà ancora a disposizione per dare il suo importante contributo sul rettangolo verde: ” Chiuderò la carriera a San Giovanni e non potevo sperare di meglio. Ho cominciato a muovere i primi passi da calciatore vero proprio qui, sono stato sei anni consecutivi e poi dopo tanto tempo sono nuovamente ritornato perchè avevo una gran voglia di rendermi ancora utile per questa causa. In carriera ho girato tante piazze, ho vinto campionati in città importanti ma quello che mi ha dato questa maglia e questa città è qualcosa di incredibile. E’ giusto che concluda il mio percorso e confido almeno l’anno prossimo di essere a posto fisicamente al 100%. Quest’anno ho avuto tanti problemi al ginocchio che hanno condizionato e non poco il rendimento, mi sento comunque pronto per ripagare la fiducia della dirigenza e della piazza che mi ha sempre sostenuto e mi ha sempre voluto bene. Un po’ di riposo ora ci sta bene, da Luglio sarò nuovamente pronto a contribuire a questa grande causa”. Un’idea per il futuro ce l’ha, è in una grande famiglia e un pensierino per come potersi rendere utile anche un domani è ben presente nella sua testa: ” In questo anno ho avuto la fortuna di lavorare in una società che ci ha sempre sostenuto sotto ogni profilo, ho avuto modo di apprezzare Del Grosso che non conoscevo e anche il lato dirigenziale di Cristiano Caleri col quale ho condiviso tante battaglie sul campo. Alla mia età poi vedere crescere i giovani è una soddisfazione immensa, cerco nel mio piccolo di dispensare più consigli a loro dall’alto della mia esperienza e sentirsi utile sotto questo profilo ti gratifica enormemente. Se penso ad un futuro da mister ? Una volta appese le scarpe al chiodo non lo escludo, in campo mi sento già un po’ allenatore ma non per presunzione voglio sottolinearlo ma perchè ho modo di giocare, condividere con ragazzi molto più giovani di me quest’esperienza che mi porta a dare consigli su come fare e non fare. Se sarò poi all’altezza non lo so, al momento mi concentro solo sul Calori “calciatore” e se poi un domani avrò la possibilità di cimentarmi in una nuova veste vedremo se sarò capace o meno”. Unità di intenti tra tutti: così si può cercare di ripetere la splendida stagione da poco alle spalle: ” Per arrivare a raggiungere risultati importanti serve l’aiuto di tutti, non a caso quest’anno proprio perchè non è mai mancato niente sappiamo bene dove la Sangio è arrivata. Dall’inizio dei lavori si dovrà girare per forza pagina, i tifosi avranno un ruolo importante così come la società e anche gli sponsor che sono linfa vitale per il lavoro di tutti i giorni. E’ giusto ringraziare anche loro che coi loro contributi importanti hanno permesso tutto questo, dovremo nuovamente unirci sopratutto nei momenti difficili che speriamo arrivino più tardi possibile ma che sicuramente incontreremo prima o poi nella nostra strada. Il bello di giocare a San Giovanni è anche questo, ti senti calciatore anche nelle critiche che tifosi e giornalisti possono dare e che da altre parti nemmeno ti sfiorano perchè non c’è nessuno allo stadio. Godiamoci il momento ma anche pensiamo a stare sempre così e vedrete che le soddisfazioni arriveranno comunque”. 

Foto: Roberto Magri