Di Fabio Pallari allenatore sarà il tempo a certificarne i meriti in maniera più chiara e definita. Intanto va applaudito per la buona e non facile gestione di questi momenti agonistici, vissuti ovviamente sotto l’input dell’allenatore Agostino Iacobelli. E, in secondo luogo, va sicuramente applaudito per cosa riesce sempre a dire e a trasmettere nei suoi interventi: in virtù di questo, non faccio oggi fatica a collocarlo nel novero di coloro che hanno l’azzurro scolpito nella pelle e nel cuore.
I suoi continui riferimenti alla storia, alla maglia, alla gente della Sangio testimoniano sensibilità e conoscenza. Quando parla di “maglia che pesa” di giocatori degni di ciò che indossano, di San Giovanni diversa da tutte le altre. Pallari ribadisce e certifica un sentimento comune ed anche un dato di fatto: testimoniato da 94 anni di storia gloriosa e dall’interesse che, nonostante le difficoltà, resiste fra la nostra gente.
Che continua ad essere privata della partecipazione allo stadio in una comunanza di scambio reciproco, ovvero il tifoso non c’è fisicamente e i calciatori a loro volta sono orfani di una grande passione sportiva.
Ma c’è per fortuna chi non dimentica e ribadisce con forza ciò che portò il sottoscritto e l’amico Omar Targi a coniare uno slogan: “Chi indossa la nostra maglia la indossa per sempre”.
Chiedere in giro a chi è transitato da queste parti per conferma, sia nelle stagioni di gloria che in quelle di “magra”, con società facoltose e con altre.
E perciò bravo Pallari e forza Sangio sempre !!!