Sappiamo perfettamente che con la nostra Sangio non c’entra assolutamente niente ma è pur sempre un dato che è bene mettere in evidenza, giusto a testimoniare che niente è scontato e che anche nei bacini d’utenza ben più importanti del nostro i problemi non tardano ad arrivare. È il caso di due grandi società del nostro calcio come il Varese ed il Treviso: i primi dopo l’ingresso in Estate della nuova società che sembrava dover riportare i biancorossi quantomeno nella massima serie dilettantistica stanno vivendo un momento drammatico, domenica non si sono presentati per la seconda volta consecutiva a giocare la partita del torneo di Eccellenza e così facendo per altre due settimane sarebbero automaticamente radiati. I fasti della serie B con la promozione in cadetteria della compagine di Giuseppe Sannino sono ormai un lontano ricordo, da allora gestioni pressoché scellerate fino al fallimento e alla conseguente ripartenza nel massimo torneo regionale dove ormai da un paio di stagioni non si riesce ad uscirne fuori. Situazione analoga al Treviso; solo a metà del terzo millennio i biancocelesti facevano la serie A, oggi sono ridotti all’ultimo posto in classifica con appena nove punti e con già tre allenatori esonerati. La retrocessione in Promozione è sempre vicina, una tristezza infinita se si pensa al grosso bacino di utenza soprattutto a livello imprenditoriale che queste due grossi capoluoghi di provincia possono vantare. Teniamoceli stretti i nostri dirigenti, possono aver fatto sicuramente delle scelte sbagliate in sede di calcio mercato ma intanto in una piccola realtà come la nostra si continua a parlare di un campionato nazionale. Il che – sempre bene ricordarselo – non è per niente scontato.