Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Salvatore Rauch (La Nazione)

Come è noto d’estate si vince praticamente tutti, i giocatori acquistati sono i migliori in circolazione così come gli allenatori tra le conferme e i volti nuovi rappresentano i punti fermi sui quali c’è voglia di poter investire per arrivare ai risultati sperati. Nel calcio, è risaputo, bastano tre-quattro risultati avversi per cambiare opinione, è sempre il campo a dare il giudizio definitivo sull’operato di ogni società ma per quanto ci riguarda, per quello che abbiamo passato, soprattutto a livello societario, ripartire da un profilo come quello di Marco Bonura fa bene al morale di tutti perché si parla di un tecnico con grande esperienza in categoria, che ha lasciato da calciatore un buonissimo ricordo nell’esperienza di ben 24 anni fa e, cosa non secondaria, è stato accolto dalla tifoseria con grande entusiasmo. Sappiamo bene che questa componente è fondamentale per arrivare ai risultati sperati, un altro allenatore magari proveniente dal campionato Eccellenza o, peggio ancora, dai tornei giovani sicuramente sarebbe stato accolto con tanto scetticismo ma quando è stato ufficializzato il nome dell’ex tecnico del Sansepolcro è bastato andare sui social – al giorno d’oggi si fa così ormai – per capire come tutti abbiano accolto molto bene questa sua investitura. Non avrà un compito semplice, sa benissimo che la società non può fare voli pindarici per l’allestimento della rosa ma nei suoi sei campionati consecutivi in questa categoria può vantare un enorme conoscenza non solo del girone ma, in particolar modo, di tutti i giocatori che in questo lasso di tempo ha avuto modo di incrociare. Lo ripetiamo, sarà il campo a dire se la società ha fatto bene o meno ad affidarsi al quarantacinquenne ma i presupposti ci sono tutti per vivere, almeno inizialmente, un avvio di stagione con il giusto entusiasmo. Importante, poi, sarebbe mantenere lo zoccolo duro dell’anno scorso ma su questo non ci metterei la mano sul fuoco. Già tanto che siamo in questa categoria, già tanto che la società abbia optato per un profilo importante per la panchina ma non so, con onestà, quanto sarà possibile mantenere gli stessi elementi della seconda parte di stagione. Perché a oggi tutti vogliono restare, una volta che ci si mette a sedere a parlare di cifre spesso e volentieri cominciano i primi mal di pancia.