A cura di Lapo Verniani

A volte avere da scrivere il consueto articolo del lunedì pomeriggio dopo oltre 24 ore da una delle peggiori sconfitte degli ultimi anni rimediata per altro tra le mura amiche ha i suoi vantaggi. Mi ha permesso di elaborare la questione e provare a leggerne le varie sfaccettature ma la sostanza non cambia, siamo stati asfaltati e per altro senza neach opporre una grande resistenza. Sicuramente loro sono una bella squadra, dinamica e di qualità oltre che di grande esperienza e temperamento,  che ha in Rodriguez un giocatore che (al momento) appare veramente fuori categoria ma noi non possiamo essere quelli visti ieri, e sono certo che in effetti non lo siamo. Non è certo facile cedere il passo ad una compagine sconosciuta che viene a fare la padrona incontrastata sul terreno di Piazza Palermo ed è per questo che occorre nello spogliatoio un’analisi ed un confronto importante per quanto offerto agli oltre 400 spettatori ieri pomeriggio, il tutto dunque non può essere derubricato ad un match da “dimenticare in fretta”. In un ipotetico quanto fumoso gioco delle pagelle vorrei spendere due parole per Garbinesi che ha, finchè ha potuto, tenuto a galla la squadra con interventi davvero importanti e per Tacconi davvero l’ultimo a mollare e che almeno ha dato l’impressione di non voler mai togliere il piede di fronte agli esperti attaccanti ospiti. Un discorso a parte se lo merita Francesco Disanto, il dieci, il vero valore aggiunto della nostra rosa, mi è dispiaciuto vederlo lottare con grinta ma con poca efficacia durante tutti i 90 minuti, a mio modesto parere gioca troppo lontano dalla porta e non al centro del nostro modello di gioco. Va però sottolineato che è andato fin sotto la Gradinata per chiedere scusa ai tifosi e sono gesti che solo i grandi riscono a fare. I nostri ragazzi non sono questi ed il secondo tempo di Montevarchi è ancora troppo fresco nelle nostre menti e nei nostri cuori per poter dire altro, certo è che NESSUNO  ha più voglia di fare queste “figure” in casa dove dovremmo costruire un fortino pressochè inarrestabile, al Fedini deve comandare la SANGIO. 

AVANTI MARZOCCO E MAI MOLLARE!