Cristiano Caleri è uno che di partite, spogliatoi e momenti bui ne ha vissuti davvero tanti nella sua lunga carriera da calciatore. Appese le scarpe al chiodo è tornato a distanza di anni alle dipendenze del Marzocco nelle vesti di direttore sportivo ma il suo cuore pulsa – da amante di questi colori s’intende – ancora come un tempo. Proprio per questo prestazioni come quelle di Sinalunga ed altre ancora non le digerisce affatto. Lo fa presente in questa intervista esclusiva che ha rilasciato il nostro portale: “prestazioni come quelle di Sinalunga e ancor prima a Cannara mi fanno girare veramente le scatole (il termine era ben più colorito ma ci siamo capiti n.d.r) e nello spogliatoio mi sono fatto sentire perché non è possibile vedere una squadra che in 90 e passa minuti non riesce minimamente a tirare in porta. Qual è secondo me il problema ? Che durante la settimana serve più entusiasmo, cattiveria e preparazione alla partita stessa perché non ha senso fare il classico compitino ed arrivare alla domenica poi non carico come dovresti. Nei miei tanti anni da calciatore è successo anche a me, se durante la settimana svolgevo soltanto l’ordinaria amministrazione puntualmente non rendevo come volevo. E questo secondo me il nostro più grande problema, siamo una squadra giovane una delle più giovani in categoria e purtroppo essendoci passato possono capitare situazioni del genere. Non dico che i ragazzi non si applicano, serve però dare ancora di più perché certe figure onestamente non vanno bene per quanto mi riguarda, la società ed i tifosi che sempre anche nei giorni feriali non ci fanno mai mancare il loro calore. Mi auguro sia veramente l’ultima volta, spettacoli del genere ne sono andati in scena fin troppi in questa stagione e capisco anche quando il tifoso non è del tutto contento, abbiamo sì una classifica ad oggi molto buona ma questo non deve farci assolutamente rilassare. Col Ponsacco c’è bisogno di un riscatto non ci sono tante altre strade da percorrere”. E riguardo la gara di dopo domani la inquadra facilmente: “la gara col Ponsacco si prepara da sola un po’ come quella andata in scena con il Tuttocuoio. Ciò non significa che faremo la stessa prestazione e lo stesso risultato anche se me lo auguro ci mancherebbe, ma proprio per quanto detto sopra se non lavoriamo ancor meglio rispetto all’ultima settimana il rischio di fare l’ennesima figuraccia è alto. Se il Ponsacco è più forte del Tuttocuoio ? Sì, penso proprio di sì ma questo a noi deve servire soltanto da stimolo e non da timore. Dobbiamo e vogliamo chiudere il 2018 all’altezza della situazione, il che non significa vincere per forza contro una delle formazioni migliori della categoria ma se non altro esprimere un gioco ed una identità di squadra che ultimamente fin troppo è venuta a mancare“.