Non lo si può di certo definire un fulmine a ciel sereno, si aspettava soltanto l’ufficialità che è arrivata direttamente dal diretto interessato: Atos Rigucci non proseguirà la sua avventura in panchina con la Sangiovannese. Un impegno lavorativo importante che lo terrà occupato per alcuni mesi gli ha, purtroppo, precluso la possibilità di andare avanti in un’esperienza che anche lui stesso avrebbe voluto vivere. “Ho avuto recentemente un colloquio con Giuseppe Morandini – afferma il mister fiorentino – al quale ho confermato la mia volontà di restare fermo almeno fino alla metà di ottobre per miei impegni lavorativi. Sono tanto dispiaciuto, questa piazza mi ha dato molti alla pari dei giocatori e della società ma non potevo fare altrimenti, entrambe le cose nella stessa giornata non era possibile farle e quindi ho preso la decisione più giusta per me e la mia famiglia. Auguro ogni bene possibile alla piazza, resterà dentro di me il grande affetto che tutti hanno trasmesso nei miei sette mesi di permanenza oltre all’impresa sportiva che abbiamo compiuto”. Il ruolino di Rigucci parla da solo; in 22 partite sotto la sua gestione sono arrivati 33 punti frutto di otto vittorie, nove pareggi e cinque sconfitte rimediate, nell’ordine, con Figline, Poggibonsi, Gavorrano, Livorno e nell’ultima giornata di campionato, con la salvezza ormai in tasca, in quel di Trestina dopo una serie incredibile di infortuni. Un punto e mezzo di media a partita, 23 gol fatti e 21 subiti con appena 12 di questi incassati nel corso delle 17 partite giocate nel girone di ritorno. Per rendimento, il Marzocco è stata la quinta formazione del campionato dall’inizio del 2024. Come sempre accade in queste circostanze si dovrà girare pagina, chi arriverà sulla panchina azzurra erediterà un fardello bello pesante.