In questo periodo così difficile chi è dentro alle società di calcio – suo malgrado – deve pensare anche a come poter andare avanti economicamente parlando al cospetto di scenari sempre più drammatici. Marco Merli (nella foto di Mauro Grifoni) è il “deus ex machina” della Sangiovannese, assieme a Giovanni Serafini ha sulle spalle grosse responsabilità riguardo la vita della società di Piazza Palermo e l’aver sentito parlare di ipotetiche date di ripartenza non gli è andata giù ed in esclusiva per il nostro portale ha esternato tutta la sua rabbia: “Come Sangiovannese stiamo redigendo una lettera che verrà spedita agli organi federali per esprimere tutto il nostro disappunto, vedo le dichiarazioni di Barbiero e rimango allucinato perché qui si parla continuamente di date e mai come poter aiutare le società per andare avanti. Il discorso signori miei è chiaro: come faccio io ad andare avanti se i soldi già scarsi di suo mi vengono ulteriormente a mancare per tutto quello che sta accadendo ? Come poter fare a finire una stagione confidando nell’aiuto delle aziende ad oggi messe in ginocchio ? Vi faccio l’esempio della Sangiovannese per rendervi chiara l’idea: essendo la nostra una società che non ha più il Casprini della situazione vive anche con gli introiti esterni, abbiamo uno scadenzario dove per ogni mese bene o male qualche entrata arriva e come faccio in un contesto simile a bussare alla porta di un imprenditore che magari mi ha promesso dei soldi a Marzo ? Questo come minimo mi manda a quel paese e farebbe anche bene! Ecco dove nascono le mie preoccupazioni, come Sangiovannese adesso stiamo alla finestra attendendo gli eventi poi vedremo il da farsi ma sono molto preoccupato. Mi dicono siano in tanti nelle nostre stesse situazioni ma il male altrui non lo sento, sono in pochi che vivono grazie agli esborsi di una singola persona e se non verrà fatto niente si rischia il prossimo anno di fare un girone solo di Serie D. Perché poi da Settembre posso anche pensare di ridurre ulteriormente i costi ma la stagione attuale chi me la copre? In questo campionato i rimborsi sono riconosciuti e cosa faccio…. smetto di pagare oggi col rischio di ritrovarmi oltre che una squadra demotivata anche una barca di debiti un domani ? Auguro fortemente che qualcuno arrivi in nostro soccorso”. Sportivamente parlando per Marco Merli c’è una sola soluzione: “A parte che è difficile affrontare certe argomentazioni tra casi di contagi e morti continue ma per me l’unica soluzione plausibile sarebbe quella di azzerare il tutto e ripartire da Settembre con le stesse identiche squadre di ora. Perché poi chi me lo garantisce che tra un mese o Maggio addirittura sia possibile tornare a parlare di calcio ? Con quale testa i giocatori si allenano o giocano alla Domenica pensando a quello che è stato o potrebbe essere ? Questo virus inizialmente è stato snobbato ma la cosa qui è seria, spero come tutti di svegliarci dall’incubo prima possibile ma al momento la vedo dura sopratutto per uno sport come il calcio dove il contatto fisico è impossibile evitarlo. Ripartire costituirebbe tra le tante anche un pericolo per la salute di tutti”.