Se si esclude l’infortunio che gli ha fatto saltare l’ultimo mese di campionato, per il centrocampista Giovanni Romanelli classe 2005 è stata senza ombra di dubbio una stagione molto positiva, cominciata in sordina e con qualche problematica derivante da un ruolo non proprio suo ma proseguita, col tempo, dall’avvento di Atos Rigucci, in costante crescita grazie al ritorno a centrocampo e a prestazioni davvero confortanti degne di un giocatore ben più maturo della sua età. Anche lui stesso, in esclusiva per questa testata, parla di un’annata certamente da ricordare: “Per quelle che erano le previsioni iniziali devo dire che la mia stagione è stata oltre ogni aspettativa, ero rimasto molto volentieri ma consapevole che probabilmente non avrei trovato molto spazio ma, alla fine, sono riuscito nell’intento di giocare diverse partite e di rendermi più utile possibile. Sono davvero contento anche per aver conseguito un risultato che, solo a dicembre, sembrava lontano anni luce”. Proprio come i suoi compagni torna sempre lì, a una ritrovata armonia nello spogliatoio che ha portato a conseguire quello che tutti sappiamo: “Senza entrare troppo nello specifico dico che fino a dicembre c’era qualcosa che non quadrava dentro lo spogliatoio, la rivoluzione attuata dalla società ha portato i suoi frutti e l’aria che si è respirato da gennaio in poi è stata tutta altra cosa. I risultati, voglio dire, sono davanti agli occhi di tutti e sicuramente è stata la nostra fortuna”. Impiegato inizialmente come terzino ha avuto qualche difficoltà, il cambio di ruolo ha poi fatto il resto: “Da giovanissimo soltanto ho giocato come terzino, all’inizio mi sono messo totalmente a disposizione del vecchio mister ma non nascondo che ho trovato alcune difficoltà che non mi hanno permesso di poter essere utile alla squadra. Sono stato poi rimesso a centrocampo e mi sono sentito decisamente più a mio agio, posso aver giocato qualche partita migliore rispetto ad altre ma l’essere tornato nella mia posizione congeniale mi ha sicuramente giovato”. Dal 1° luglio si svincolerà, magari è presto per poter parlare di nuove destinazioni ma nella sua testa la Sangiovannese ha la priorità su tutto: “Sono arrivato 4 anni fa negli Allievi, non sono stati pochi i sacrifici che ho fatto per spostarmi giornalmente da Arezzo per continuare a inseguire un sogno e, dopo alcune stagioni, ho avuto il piacere di poter giocare con i più grandi. Quello che riserverà il futuro a oggi non lo posso sapere, do la priorità alla Sangio senza ombra di dubbio e sarei molto felice di poter proseguire in questo percorso che mi ha fatto crescere non soltanto professionalmente ma anche come persona. Quando sarà possibile parlerò con la società e vedremo cosa sarà possibile fare”.