Cenaia-Real Forte Querceta 3-1
CENAIA: Baroni (75 Perullo), Rossi, Signorini (56 Velani J.), Papin, Caciagli, Borselli, Bruzzi, Sanyang, Manfredi (75 Malara), Di Giuseppe (60 Calloni), Pasquini. A disp.: Bartolini, Di Bella, Macchia, Quilici, Simonini . All.: Macelloni Massimo
REAL FORTE QUERCETA: Luci, Betti (80 Meucci), Nazzaro, Michelucci, Tognarelli, Maccabruni M., Podesta, Pecchia (71 Gabrielli), Pegollo, Curro, Lazzoni. A disp.: Gatti, Ndiaye, Chaabti, Bertipagani, Vietina, Advillari, Morana. All.: Sena Nicola
ARBITRO: Davide Ammannati di Firenze
RETI: 6 Manfredi, 24 Borselli, 39 Podesta, 75 Manfredi

E pensare che il calendario sembrava dalla parte del Real Forte Querceta. E invece, dopo il ko all’esordio con il Figline, i versiliesi cadono anche contro l’altra neopromossa Cenaia. Sconfitta pesante, per 3-1, figlia di errori e distrazioni, soprattutto in fase difensiva. Un passo in avanti sul piano del gioco c’è stato ma serve qualcosa di più. Il Cenaia ringrazia e conquista con merito la prima vittoria della sua storia in serie D. Nel solito 4-3-3 di Sena, fa il suo esordio dal primo minuto l’ultimo arrivato Pecchia, chiamato a tamponare l’emergenza a centrocampo a causa delle assenze di Apolloni e Bigica. Davanti confermato Purro a completere il tridente con Pegollo e Podestà. Il Real Forte Querceta sbaglia però ancora una volta l’approccio e dopo otto minuti si ritrova già sotto per la rete di Manfredi (primo centro assoluto del Cenaia in serie D), su cui il portiere Luci non è perfetto. Il Real Forte accusa il colpo, sembra un pugile alle corde e per il Cenaia è troppo facile trovare spazi nella difesa avversaria. Al 26’ arriva il 2-0 a firma di Borselli. Sena allarga le braccia sconsolato ma, nel momento più buio, prima dell’intervallo Podestà (uno dei pochi a salvarsi) prova a riaccendere la luce con la rete del 2-1. Nella ripresa il Real Forte Querceta ci prova con coraggio e va vicino più volte al pareggio. Le speranze di recuperare crollano del tutto al 75’ quando Manfredi approfitta di un altro errore della difesa del Real Forte Querceta e chiude definitivamente i conti (Michele Nardini – La Nazione)

Figline-Ghiviborgo 3-0
FIGLINE: Conti, Dema, Diarra (66° Malpaganti), Le Brun (40° Zhupa), Ficini, Sabatini, Zellini, Sesti (73° Cavaciocchi), Bruni (62° Rufini), Torrini, Caggianese (40° Di Blasio). A disp.: Simoni, Orpelli, Banchelli, Bonavita. All.: Stefano Tronconi
GHIVIBORGO: Becchi, Turini, Carcani P., Signorini, Vecchi, Bura Raul, Petronelli (46° Lepri), Carli (46° Nottoli) , Carcani T., Giannini (46° Orlandi), Campani (62° Gibilterra). A disp.: Masini, Poli, Russo, Cristofani, Vitrani. All.: Nico Lelli
ARBITRO: Velocci Emanuele di Frosinone, coad. da Di Maggio Gregorio e Cucchiar Guido Junior di La Spezia.
RETI: 8’ Caggianese, 47’ Sesti, 90’ Rufini
NOTE : Spettatori 600 circa recupero 1T. 3° .  recupero 2T. 5°.Angoli 2-5. Ammoniti Signorini, Sesti, Carli, Bruni, Vecchi, Gibilterra. Espulso Bura all’88’.
Alla “prima” al Del Buffa il Figline cala il tris ai danni dei lucchesi del Ghiviborgo. Tre punti che infiammano uno Stadio e un popolo carico di entusiasmo per una testa della classifica in coabitazione con il Seravezza Pozzi. Verranno tempi duri, addetti ai lavori e ambiente ne sono consapevoli ma è sacrosanto godersi una domenica così. Caggianese sblocca la gara al 10’ con una rete da copertina pennellando un sinistro magico all’angolo alto alla destra di Becchi. I lucchesi provano a far gioco ma sull’asse Sesti-Diarra il Figline è ancora pericoloso con Bruni che spara a lato la palla del raddoppio. Sul finire di frazione dopo i cambi forzati di Lebrun e Caggianese per Zhupa e Di Blasio i locali si portano sul 2-0. È un fendente velenoso di Sesti deviato impercettibilmente da Zhupa che regala il doppio vantaggio. Dopo la pausa il neo entrato Lepri si fa ipnotizzare da Conti e Zhupa su assist di Dema coglie una clamorosa traversa. Il massimo sforzo ospite è arginato con successo dalla retroguardia gialloblù che rischia in un paio di mischie ma riesce a cavarsela. L’espulsione di Bura e il colpo di testa che vale il 3-0 di Rufini fanno calare il sipario su un match che “regala” una settimana in alta quota in vista della temibile trasferta sul campo del San Donato Tavarnelle.

Follonica Gavorrano-Pianese 2-1
FOLLONICA GAVORRANO: Filippis, Ceccanti (25’ st Mezzasoma), Dierna, Origlio (16’ st Grifoni), Pino (16’ st Souare), Barlettani (36’ st Masini), Lo Sicco, Ampollini, Botrini (29’ st Bellini), Regoli, Marcheggiani. A disp.: Bianchi, Brunetti, D’Agata, Modic. All.: Masi.
PIANESE: De Fazio, Remj, Gagliardi, Proietto (24’ st Miccoli), Polidori (26’ st Pinto), Boccadamo (42’ st Tognetti), Morgantini, Simeoni, Kouko, Le Donne (35’ st Papini), Mignani (44’ st Mastropietro). A disp.: Borghini, Lo Porto, Caldarulo, Picchianti. All.: Di Giacomo.
ARBITRO: Grieco di Ascoli Piceno. Ass.ti: Raschiatore di San Benedetto del Tronto, Pellegrini di Prato.
RETI: 60’Ledonne, 91’Souare, 95’Regoli
NOTE: Ammoniti Botrini, Ceccanti, Barlettani, Mignani. Espulso Kouko al 46’ st.
La sfanga il Follonica Gavorrano al termine di una gara combattuta contro la Pianese (2-1 il finale), ribaltandola nei minuti di recupero. Prima palla gol al 2’ per il Follonica Gavorrano: Marcheggiani serve Pino in profondità, il quale vede l’accorrente Barlettani che non trova la porta. Partenza molto aggressiva dei biancorossoblù, che ci provano anche al 4’ con Origlio su schema di calcio d’angolo. Il centrocampista calcia alto. All’11’ altra bella azione manovrata dei ragazzi di Masi, che portano al tiro Ceccanti dalla lunga distanza. La sua conclusione termina sopra la traversa. Al 20’ l’arbitro annulla un gol alla Pianese per fuorigioco di Le Donne. E stessa cosa succede anche al 30’: questa volta è Simeoni a staccare in posizione irregolare sulla punizione battuta da Proietto. Al 35’ Boccadamo prova a sorprendere il portiere con un pallonetto dalla lunga distanza, non trovando la porta. Dopo una prima parte di frazione di marca biancorossoblù è la Pianese che prova a sbloccare il risultato con maggiore insistenza. E al 38’ Le Donne calcia di prima intenzione verso la porta servito da Kouko, trovando una deviazione in angolo della difesa. Un minuto più tardi è Simeoni a cercare la girata, Filippis è attento in presa bassa. La prima frazione si chiude senza recupero sul risultato di 0-0. Le due squadre si sono divise il dominio territoriale, con la prima parte di marca biancorossoblù e la seconda degli ospiti. I primi 10 minuti della seconda frazione si aprono con le due squadre che si danno battaglia soprattutto a centrocampo. Il primo squillo della ripresa è di Lo Sicco, che da fuori trova l’attento riflesso del portiere ospite. Al 15’ passa in vantaggio la Pianese con Le Donne, che si infila nella difesa del Follonica Gavorrano e batte Filippis, realizzando il gol che sblocca la partita. Al 20’ Remy mette un traversone per la testa di Kouko, che impatta ma non trova la porta. Al 28’ traversa clamorosa colpita da Kouko: l’attaccante della Pianese si aggiusta il pallone e tira un bolide dal limite, che trova il montante. Sulla respinta Le Donne non riesce a concludere a rete in tap in. Quando mancano 15 minuti più recupero al termine il baricentro del Follonica Gavorrano si fa alto, mentre la Pianese agisce in contropiede. Al 37’ Miccoli prova a sorprendere Filippis dalla distanza, il portiere blocca in presa centrale. È il neo entrato Masini a incaricarsi di un tiro dalla lunga distanza quando mancano solo cinque minuti, non trovando però la porta. Al 45’ della ripresa arriva il gol del pareggio: Souare è il più lesto ad approfittare di una mischia in area e a depositare la palla in rete. L’arbitro estrae poi un cartellino rosso nei confronti di Kouko, per un brutto fallo nei confronti di Dierna. Al 49’ il direttore di gara annulla inspiegabilmente un gol di Mezzasoma per fuorigioco, dopo un tocco di un difensore della Pianese. È il preambolo del gol: all’ultimo tuffo, quando scocca il 52’, Vieri Regoli mette in rete di testa su cross di Grifoni. Non c’è più tempo per gli ospiti, che provano l’offensiva alla disperata ricerca del pari. Il Follonica Gavorrano la ribalta nel finale e al triplice fischio si aggiudica i tre punti contro la Pianese, al termine di una gara dai mille volti.

Livorno-Grosseto 1-1
LIVORNO: Biagini, Shavshak(30’pt Nizzoli), Ronchi, Brenna, Brisciani, Bellini (29′ st Caponi), Bartolini, Nardi (16′ stMenga), Cesarini, Giordani, Mutton (14′ pt Frati 44′ pt Palma) . A disp. Albieri, Luci, Bassini, Kosiqi. All. Favarin
GROSSETO: Raffaelli, Morelli, Schiaroli, Saio, Arcuri (44′ st Gianassi), Cretella, Sabelli (27′ st Rinaldini), Aprili(21′ st Macchi), Giustarini (4′ st Bruni), Marzierli, Riccobono (34′ st Giuliani). A disp. Fecit, Bensaja, Fregoli, Guadalupo. All. Bonuccelli.
ARBITRO Cerea di Bergamo
RETI: 8’Sabelli, 96’Ronchi
NOTE: ammoniti Cesarini, Caponi, Cretella. Espulso Morelli.
Il Livorno di mister Giancarlo Favarin è squadra che si impegna e lotta sempre e fino alla fine. É questo il miglior segnale lanciato dalla squadra a tutto l’ambiente amaranto dopo il rocambolesco pareggio al Picchi nel derby col Grosseto. La partita è finita 1 a 1 e la squadra di casa, in maglia bianca in questa occasione, ha trovato il gol del pareggio al minuto 96′ sull’ultima azione di una partita difficile e ben giocata dagli avversari. Nel primo tempo il Livorno soffre l’organizzazione e l’aggressività della squadra ospite che si rende pericolosa più volte dalle parti di Valerio Biagini e trova il gol del vantaggio già all’ottavo minuto di gioco con il centrocampista Piergiorgio Sabelli abile nel liberarsi in area davanti al portiere amaranto su cross proveniente dalla fascia destra. Il Livorno riesce con difficoltà creare occasioni da rete sia per i meriti degli avversari, sia per la poca precisione nei passaggi e nelle conclusioni. La migliore è quella che capita al n9 Alessandro Cesarini che lambisce il palo esterno con un gran tiro dalla distanza. Il Grosseto si fa invece più volte pericoloso in area di rigore sfruttando molto bene gli inserimenti di centrocampisti e attaccanti. Al minuto 18′ il colpo di testa di Edoardo Marzierli è fermato solo da un grande intervento del portiere di casa, mentre due minuti più tardi la squadra unionista trova il gol del raddoppio con Giustarini ma l’arbitro Cerea annulla per fuorigioco. Tra i migliori nella formazione maremmana l’esterno destro classe 2004 Lorenzo Aprili autore di due assist e di tante buone giocate. Oltre ai meriti degli avversari e a qualche errore difensivo dei nostri nel primo tempo si aggiunge anche un po’ di malasorte infatti il Livorno perde per infortunio due giocatori nell’arco di mezzora ovvero Cristian Mutton, problema al ginocchio per lui, e il subentrato Matteo Frati anche lui colpito duramente dalla difesa ospite. Nel secondo tempo gli amaranto tornano in campo con maggiore aggressività rispetto alla prima frazione e, spinti anche dal pubblico tornato caloroso e numeroso allo stadio, vanno vicini alla rete con Giulio Giordani che da posizione difilata spara però fuori. Il primo episodio chiave della gara arriva al secondo minuto di gioco della ripresa: il difensore del Grosseto Matteo Morelli commette un brutto fallo nella sua metà campo e protestando con l’arbitro peggiora la sua situazione: per Cerea di Bergamo ci sono i margini per l’espulsione diretta. Il resto della partita si svolge nella metà campo del Grosseto e sotto la Curva Nord, i labronici attaccano a testa bassa e gli ospiti in maglia rossa si difendono ordinatamente affidando le proprie ripartenze al neo entrato Damiano Rinaldini. Per il Livorno la migliore occasione da gol capita in area di rigore sui piedi di Giordani che però tira piano e non troppo angolato e permette la parata a Francesco Raffaelli. La gara sembra andarsi a spegnere con il risultato di minimo vantaggio per un Grosseto estremamente organizzato anche in fase difensiva. Il Livorno resta poi anch’esso in dieci per il terzo infortunio di giornata e il malcapitato è il centrocampista Daniele Bartolini costretto a lasciare il campo anzitempo. Negli ultimi minuti di gioco ed in particolare nei 6′ di recupero concessi il Livorno si affida ai lanci lunghi e anche i difensori Matteo Ronchi e Duccio Brenna diventano attaccanti. L’ultimo pallone della gara è del Livorno, il cross è una vera e propria preghiera in area che proviene dalla fascia destra, ma che trova pronto all’impatto proprio Ronchi il quale di testa disegna un perfetto pallonetto che supera il portiere ospite e si va ad insaccare nell’angolo destro della porta. É il pareggio degli amaranto e la gioia di un intero stadio che a quel punto non ci credeva più. É un risultato importante per il morale della squadra e per il segnale che lancia a l’intero ambiente e al campionato: anche nei momenti di maggiore difficoltà quando le gambe girano meno e i passaggi non escono precisi il Livorno lotta fino all’utimo secondo. Il prossimo impegno per Luci e compagni è adesso in trasferta a Santa Croce contro il Mobilieri Ponsacco il quale oggi ha pareggiato 1 a 1 contro la Sangiovannese. La gara è anticipata a sabato 23 settembre alle ore 15:00 e tutti noi ci auguriamo di poter rivedere in campo anche i tre infortunati di oggi. FONTE: amaranta.it

Seravezza Pozzi-San Donato Tavarnelle 3-1
SERAVEZZA: Lagomarsini, Salerno, Granaiola, Putzolu, Brugognone, Ivani, Camarlinghi, Mugelli, Bedini, Mannucci, Sadia Coly. A disp.: Mariani, Forte, Benedetti, Conti, Loporcaro, Sforzi, Maccabruni F., Lopez Petruzzi, Del Rosso. All.: Amoroso Christian
SAN DONATO TAVARNELLE: Manzari, Sichi, Giubbolini, Videtta, Burato, Frosali, Neri F., Calamai, Lucatti, Bellini, Belli. A disp.: Campinotti, Diana, Forconi, Borghi, Papalini, Marianelli, Barazzetta, Scali, Panicucci. All.: Collacchioni Lorenzo
ARBITRO: Giovanni Moro di Novi Ligure
RETI: 27’ Lucatti, 56’ Mugelli, 59’ Brugognone, 91’ Benedetti
NOTE: Ammoniti Brugognone, Sadia Coly, Sichi, Frosali, Bellini, Belli, Diana.

POZZI – Il San Donato Tavarnelle parte bene con il Seravezza Pozzi, va in vantaggio con un netto rigore del bomber Lucatti ma poi subisce la rimonta dei padroni di casa sino al 3-1 finale. La battuta di arresto comunque non inficia quanto di buono offerto dal San Donato, anche se come dichiarato dallo stesso Collacchioni c’è bisogno di maggiore attenzione sugli episodi chiave. Nel San Donato buona la prova del fantasista Bellini, premiato come miglior giocatore della propria squadra. Il Seravezza parte meglio, ma al 25’ sono gli ospiti a passare: gran giocata di Lucatti che salta Mannucci costringendolo al fallo da rigore che poi trasforma. Nella ripresa Amoroso si gioca anche la carta Benedetti per un Seravezza a trazione anteriore. Al 56’ Mugelli da 20 metri trova un destro a rientrare che tocca terra e supera il portiere per il pareggio. Al 58’ Brugognone dai 25 metri spara una rasoiata che si infila all’incrocio. Al 74’ Lagomarsini si inventa una prodezza per respingere il destro di Bellini. Si resta in bilico sino al 93’ quando Benedetti di destro infila per il 3-1 finale (Andrea Bazzichi – Quotidiano sportivo)

Tau Altopascio-Aquila Montevarchi 0-0
TAU CALCIO
: Di Biagio, Zini, Bernardini, Alessio, Malva (41’st Di Fatta), Capparella, Odianose (5’st Andolfi), Bruzzo (35’st Noccioli), Antoni, Biagioni; Vellutini (5’st Manetti). A disp.: Di Ciccio, Bargellini, Quilici, Piccini, Bartelloni. All.: Venturi
AQUILA MONTEVARCHI: Dainelli, Artini, Francalanci, Muscas, Benucci, Priore (26’st Boncompagni), Carnevali, Quaresima (33’st Stefoni), Conti (14’st Pardera), Lorenzini (49’st Croci), Casagni (44’st Lucatuorto). A disp.: Spurio, Morozzi, Nardi, Cheddira, Boncompagni. All.: Calori
ARBITRO: Papagni di Roma 2 (Cannoni di Città di Castello e Fiorucci di Gubbio)
NOTE: Ammoniti Bruzzo, Manetti, Quaresima, Artini, Lorenzini. Espulso al 45’st Noccioli
Poche emozioni al comunale di Altopascio che giustificano lo 0-0 finale. Sono pochi davvero i tiri in porta da segnalare sul taccuino. Gli amaranto partono forte e Dainelli deve dire subito no ad Alessio lanciato da Bernardini. Ma è solo un fuoco di paglia e i tentativi sul taccuino sono davvero poca cosa, con i portieri chiamati ad anticipare da una parte Di Biagi e dall’altra Bernardini.
Nella ripresa partenza ancora sprint del Tau e la vera occasione d’oro dei locali con Dainelli che si supera su Odianose. Solo uno sprazzo per una sfida che vive solo di due tentativi sterili di Malva e dell’espulsione nel finale di Noccioli fra i padroni di casa per un fallo di reazione. FONTE: luccaindiretta.it

Trestina -Poggibonsi 1-3
SPORTING CLUB TRESTINA: Tozaj, Montani (91 Irione), Dottori, Soldani (91 Omohonria), Contucci, Sensi, Belli, Gramaccia (73 Morlandi), Tascini, Di Nolfo, Farneti (79 Marietti). A disp.: Montanari P., Mottola Imbemba, Bucci, Tosti, Giuliani . All.: Ciampelli Davide
POGGIBONSI: Pacini, Mazzolli (78 Gistri), Cecchi (68 Mencagli), Bellini, Camilli, Motti (65 Saccardi), Rocchetti, Bigozzi (68 Martucci), Barbera, Borri, Di Paola (87 Cala Campana). A disp.: Di Bonito, Marcucci, Fiaschi, Bartolozzi. All.: Calderini Stefano
ARBITRO: Federico Tassano di Chiavari
RETI: 39’ Bellini, 44’ Bellini, 58’ Tascini, 82’ Mencagli
NOTE: Ammoniti Montani, Soldani, Di Nolfo, Pacini, Borri.

TRESTINA – Un convincente Poggibonsi espugna con merito il terreno del Trestina grazie soprattutto ad un micidiale uno-due messo a segno sul finire del primo tempo. In avvio sono gli ospiti a mostrarsi più intraprendenti, ma la prima conclusione (11’) è di marca bianconera: incursione sulla sinistra di Dottori e cross che attraversa l’area, Di Nolfo si accentra e va al tiro ma senza trovare la porta. Al 20’ sono invece i giallorossi a farsi pericolosi con un cross di Bigotti sul quale Motti non arriva alla deviazione. La gara prosegue sul filo dell’equilibrio, poi tutto cambia nel finale della frazione. Al 39’ Dottori si libera al tiro, il portiere respinge ed il Poggibonsi riparte in contropiede, Camilli appoggia a Bellini che insacca con un diagonale che fa passare il pallone tra le gambe di Tozaj. Nemmeno il tempo di riprendersi che il Trestina subisce il raddoppio avversario, ancora per merito di Bellini che con un bel colpo di testa su corner di Camilli firma la doppietta personale. In avvio di ripresa mister Ciampelli getta nella mischia Irione ed Omohonria in luogo di Montani e Soldani. All’8’ ci vuole una prodezza di Tozaj per respingere una deviazione da pochi passi di Bellini, quindi al 9’ il portiere umbro si oppone a Motti e pochi secondi dopo, sul fronte opposto, Tascini chiama Pacini ad una non facile parata, con i toscani minacciosi anche al 10’ (salvataggio in extremis di Dottori su Motti). Al 13’, dopo una conclusione di Gramaccia respinta dal portiere, Tascini trova il guizzo che permette al Trestina di accorciare le distanze. Alla mezz’ora Morlandi, in campo da appena 1’, sfiora il pari con un colpo di testa sul quale Pacini è reattivo, infine al 36’ Mencagli chiude i giochi su assist di Barbera (Paolo Cocchieri – La Nazione)