60esima sfida di campionato con il Grosseto, Azzurri avanti nel bilancio ma l’ultima vittoria al Fedini è quella di Baiano e Sarri del 2003. Nella foto l’esultanza della squadra sotto la curva nella vittoriosa gara di andata

Soltanto contro Montevarchi e Poggibonsi gli azzurri hanno giocato più gare in campionato: oltre che contro una storica rivale possiamo quindi definire la sfida fra la Sangio ed il Grosseto alla stregua di una classica capace sempre di infiammare i tifosi .
Il bilancio dei 59 precedenti di campionato parla di 18 vittorie azzurre, 16 biancorosse e 25 incontri finiti sul nulla di fatto.
La nostra squadra, corsara in Maremma all’andata per 2-1 coi goal di Migliorini e Caprio non VINCE tuttavia a San Giovanni da quasi venti anni e più precisamente dal 7 settembre 2003, seconda giornata del torneo di C2.
In un Fedini stracolmo di gente e ribollente di entusiasmo la partita venne decisa da una prodezza balistica da 40 metri dell’ immenso Ciccio Baiano che, vedendo fuori dai pali l’ex Tosti, lo beffò con classe ed astuzia. La squadra di Maurizio Sarri, promossa in serie C1 al termine della stagione schierava in campo: Pierini, Nocentini, Capecchi, Scugugia, Caleri e Prosperi; Morelli, Tognozzi, Belluomini, Baiano, Galli. Da quel caldo pomeriggio di 20 anni fa, i 4 seguenti confronti di campionato NON HANNO mai visto gli azzurri vincenti: 0-0 il primo anno di C1 e poi due sconfitte brucianti, 1-3 nel 2005-2006 con doppietta di Pellicori e goal di Federici per i maremmani e rete azzurra di Biancone. 1-2 la stagione successiva sempre in C1 con doppietta di Sorrentino e goal di Porro. Ultima gara giocata lungo l’Arno lo 0-0 del torneo di serie D 2019-20 pochi giorni prima del doloroso stop per la pandemia. Bilancio in Valdarno con 29 incontri, 12 vittorie a 5 per la Sangio e 12 pareggi.
E la prima volta ? Da noi fu nel campionato di serie C 1940-41 quando la partita al vecchio “Galli ” venne decisa da un grande attaccante azzurro, il Volterrano Dino Bongini che io per inciso ho conosciuto bene, abitando lui in Via Milano vicino alla mia casa genitoriale di gioventù. Ma, fra tutte, la vittoria forse più significativa rimane il 2-1 del campionato 1946-47, quello contrassegnato proprio dalla storica e pesantissima sconfitta subita all’andata sul campo dei grossetani.
Che quel giorno si imposero per 12-1, rifilando agli azzurri del tecnico padovano Gastone Boni quella che ancora oggi rimane la sconfitta più grave della nostra storia. Al ritorno a San Giovanni gli undici che scesero in campo si dice abbiano avuto il sangue agli occhi per vendicare sportivamente l’umiliante pomeriggio passato in Maremma. E vittoria fu …contro la capolista del grande centravanti Bartolini e del futuro doriano Fommei. Finì 2-1 a nostro favore con le reti di Rossano Boni e di Tabani dal dischetto. Il giocatore azzurro calciò dagli undici metri nella porta lato Firenze e, si racconta, che i tifosi fecero qualsiasi cosa per infastidire dalla rete vicina il portiere avversario Volandri che toccò il pallone senza evitare tuttavia la segnatura. Un altra storica vittoria fu anche il 3-1 con Sannino in panchina sotto la pioggia battente, due goal di Moscardelli ed uno di Marcat con tanto di scivolata festosa sotto la gradinata ebbra di gioia.
La 60 esima sfida fra le due squadre si consuma ancora in un clima di storica rivalità e nel nome di tante battaglie e giocatori protagonisti. Fra i doppi ex transitati sulle sue sponde vorrei qui ricordarne uno: il centravanti azzurro e poi biancorosso Adriano Trevisan, friulano, scomparso tragicamente a poco più di 40 anni in un incidente stradale.

Di seguito una foto che richiama tanta nostalgia: estate 1976 primo giorno di presentazioni nella sede di viale Gramsci. Ecco il giovane attaccante Adriano Trevisan in posa per il fotografo. Alle sue spalle si riconosce anche Sergio Paolinelli. Trevisan ha vestito sia la maglia azzurra che quella del Grosseto.