E’ l’allenatore del momento, ma le sue radici, gli inizi non li può e non li vuole dimenticare. Maurizio Sarri, premiato a Scarperia, con il trofeo ‘Le Velo‘, quando parla di Sangiovannese viene assalito dalla nostalgia, rivelando che, quel legame nato e sviluppatosi tra il 2003 e il 2005, quando guidò la formazione valdarnese, vincendo anche il campionato di C2, non si può scindere e rimane indelebile anche ora che, con il Napoli, lotta per la conquista dello scudetto. “La Sangiovannese – conferma il tecnico – per me è tanto la porto sempre nel cuore, come non posso provare certi sentimenti nei confronti della prima società che mi ha fatto allenare nei professionisti. Ho vinto un campionato, e l’anno dopo, nel momento in cui eravamo in lotta per i play-off, perdemmo la nostra guida, il presidente, Arduino Casprini. Sono legato a questa società, perchè conservo ricordi belli, struggenti, con un gruppo di giocatori che sento ancora spesso, coagulati da un ottimo dirigente che, tra l’altro è un amico, come Beppe Morandini. Allenavo un gruppo unito, coeso, che mi ha fatto vivere giornate indimenticabili”.

Sarri sul finire ammette che ” La domenica, in qualunque posto mi trovi, appena ho un minuto di tempo, mi collego con un sito specializzato per conoscere il risultato della Sangiovannese. Il mio auspicio è quello che, quanto prima, a San Giovanni Valdarno possa arrivare un nuovo Arduino Casprini, che riconduca la società nel più alto gradino possibile”.

Nella foto tratta da calcionapoli24.it il tecnico valdarnese assieme al presidente Aurelio De Laurentiis