Salvatore “sasà” Amabile (nella foto di Mauro Grifoni) è uno dei più giovani del gruppo a disposizione di Ciro Ginestra ma a dispetto dei suoi 18 anni appena compiuti ha già un bagaglio di esperienza importante con tanto di trascorsi – da giovanissimo per davvero – nella fila del Siena. Arrivato nel ritiro di Chianciano, conta di ritagliarsi uno spazio importante nel centrocampo azzurro

Sei arrivato a ritiro ormai inoltrato e perlopiù da Salerno che non è proprio dietro l’angolo: come ti stai trovando ? 

“Si, sono arrivato a ritiro inoltrato ma ho avuto la fortuna di entrare a far parte di un grande gruppo che fin dai primi giorni mi ha fatto sentire a mio agio. Sopratutto i più esperti sono bravissime persone, ti aiutano senza mai metterti in difficoltà e ora siamo sempre più affiatati anche per il fatto che il gruppo è divenuto numericamente più corto. Sono contento insomma”.

Vogliamo ripercorrere le tappe della tua carriera ? 

“Per quel poco che ho fatto sono stato alcuni anni fa a Siena coi giovanissimi nazionali quando la società era in Serie A, dopo sono tornato vicino casa per giocare con gli Allievi Nazionali della Juve Stabia per poi arrivare alla Salernitana e disputare un campionato Primavera. L’ho fatto da sotto età perchè erano presenti tutti 96 e 97, ora questa opportunità con la Sangiovannese che rappresenta per me un qualcosa di importante.”

Hai accettato subito la proposta della Sangiovannese o magari preferivi non allontanarti troppo da casa….

” Giocare fuori casa non è mai stato un problema per quanto mi riguarda e in ragione di ciò non appena mi ha chiamato la Sangiovannese ho accettato subito perchè è una piazza importante. Posso crescere, migliorare molto e si matura come uomini. Sarà per me un’occasione importante”.

Quanto ha influito la presenza di mister Ginestra per il tuo arrivo ? 

“Molto direi, anche perchè pur non avendomi allenato mi conosceva ed ha spinto per il mio arrivo. In più qui ho ritrovato due vecchi compagni della Primavera come Tarallo e Infante per cui come vedete tutte situazioni che mi hanno spinto ad accettare ben volentieri San Giovanni”. 

Provieni dalla Primavera: hai trovato differenze enormi tra i più grandi ?

E’ un campionato decisamente più duro, dove la posta in palio è sicuramente più alta rispetto ad un torneo giovanile e dove cominci veramente ad assaporare il calcio che conta. Siamo sempre in Serie D ed è vero ma davanti a te trovi spesso e volentieri giocatori che hanno passati illustri o altri davvero validi. Questa – almeno – è la mia primissima impressione”. 

Infine che obiettivi ti poni per questa nuova annata calcistica ? 

Giocare il più possibile, mettermi a disposizione del mister in qualunque occasione e arrivare ai risultati sperati. Dobbiamo riscattare Imola ma se la prestazione sarà la stessa di Domenica brinderemo sicuramente ai tre punti. Non sempre può andarci male”.