Sono usciti di scena insieme a due giorni di distanza, come nella foto che li ritrae nel 1969 dopo uno dei tanti combattuti derby di Milano; prima Mariolino Corso mancino di Dio poi un idolo della mia giovinezza, Pierino Prati. Il calcio meneghino e quello italiano, e non, perdono a poche ore di distanza due grandi protagonisti: dopo Pietruzzo Anastasi continua a sgretolarsi inesorabilmente quel mondo che ci avvolse nella nostra verginità sportiva di giovani appassionati.
Già, Pierino da Cinisello Balsamo con la sua maglietta di lanina a strisce sottili rosse e nere, la chioma fluente e la basetta anni 70 capace di rifilare tre goal all’Aiax nella finale di Coppa dei Campioni allo stadio Bernabeu di Madrid e di tante e tante grandi realizzazioni. Palla a Rivera e lancio per Prati, un classico del nostro Milan di Rocco. Che mandò quel ragazzino così interessante a farsi, si diceva, le ossa a Salerno e poi nel Savona più grande, quello di Aldo Dapelo. E, con gli striscioni della città del “priamar”, Piero concluse anche la sua carriera incrociando la Sangiovannese sul finire degli anni 70.
Fu idolo rossonero e lo divenne presto anche della Roma giallorossa e della Curva Sud andando a segno in un derby sotto la pioggia. Nella capitale c’è una foto “mitica” che ritrae il bomber nell’atto di ricevere un mazzo di fiori dai tifosi allungando le braccia nel fossato che, all’epoca divideva il terreno di gioco dalle tribune dello stadio Olimpico. E mani protese di ragazzi che lo vogliono toccare fra sciarpe giallorosse di lana, capelli a caschetto e giubbini aderenti alla vita.
Numero 11 per antonomasia, così come lo fu il grande Mariolino, seppur diversi nello stare in campo e come caratteristiche tecniche. Entrambi a chiudere una filastrocca che tutti e dico tutti declinavamo a memoria: Jair, Mazzola, Domenghini, Suarez e Corso, Hamrin, Lodetti, Sormani, Rivera e Prati. Che tempi quei tempi !

PS: il grande Pierino ha incrociato ben 4 volte la Sangio senza mai lasciare il segno e più esattamente nei campionati di C2 1978-79 e 1979-80. Il 10 dicembre 1978 gli azzurri guidati da Piero Cucchi ebbero la meglio sui liguri per 2-0, autogol di Dario Dolci e raddoppio di Sarti. Prati in campo con la maglia numero 11 marcato dall ex viola Carlotti. Al ritorno, 29 aprile 1979, finì invece senza reti allo stadio Valerio Bacigalupo di Savona, negli striscioni in campo anche altri vecchi draghi come Piaser, Zunino e Marcolini. Stagione successiva e stessi risultati, 0-0 ancora nel ponente ligure e 2-0 in valdarno con autorete di Zunino e goal di Battistella per gli azzurri di Idilio Cei e con Prati ancora a digiuno sotto le grinfie dei difensori della Sangio. Bilancio dunque di 4 gare con 2 pareggi e 2 nostre vittorie, 4 reti fatte e zero subite contro i biancoblù.

Nella foto di seguito, il Savona piange Prati, 5 campionati in casacca biancoblù nel 66 -67 e a fine carriera