Alessio Cottoni (nella foto) ha concluso il suo primo anno all’interno della Sangiovannese. Dapprima come team manager della Juniores, successivamente passato in prima squadra di pari passo ad Andrea Bernini. Una stagione dall’epilogo non certo fortunato e da mettere quanto prima alle spalle per continuare a dare il suo prezioso contributo alla causa. Eccolo nell’intervista che ha rilasciato in esclusiva al nostro portale:

Risultati a parte che esperienza è stata essere il Team Manager prima della Juniores e poi dei più grandi? 

“Ciao Massimo, difficile separare i due episodi. Il risultato sportivo è una componente necessaria per determinare la mia esperienza come Team Manager: purtroppo dopo un’importante rincorsa, l’epilogo della nostra stagione è stato duro da metabolizzare. Tuttavia, tornando alla domanda, è stato un percorso impegnativo ed emozionante. A Dicembre dopo il mio dirottamento in prima Squadra ho continuato a seguire la Juniores nelle trasferte tra Toscana e Liguria, non ho potuto farne a meno visto l’ottimo rapporto con i ragazzi e l’interesse di vederli affrontare squadre avversarie ostili con una rosa più giovane di un anno. Ammetto che è stata la prima Squadra a rendere appassionante il mio incarico, un anno particolare dove è stato fondamentale forgiare un gruppo unito, nonostante la sciagurata eredità lasciata dalle precedenti gestioni societarie. Ho condiviso con loro molto tempo e diverse complicazioni: posso senz’altro affermare che i ragazzi della prima Squadra di San Giovanni sono stati fantastici”.

Hai ricoperto per alcuni anni il ruolo di presidente di una società amatoriale. Che differenze hai trovato tra questi ruoli? 

“Sono stato per dieci anni, vale a dire cinque mandati, il presidente della squadra amatoriale del mio paese; l’ASD San Cipriano. In quegli anni mi sono adoperato agendo in maniera trasversale: dalla creazione della nuova Società sorta dalle ceneri dell’Union2000 al risanamento della situazione economica, dall’abbigliamento sportivo alla cura del gruppo, dalla micro beneficenza all’organizzazione di lunghe gite. Il tutto concluso con il riconoscimento “cittadino dell’anno 2016” ottenuto dalla Giunta Comunale Cavrigliese, motivo di grande orgoglio. Dieci anni di “palestra” fondamentali da quando sono stato convocato dal Direttore Sportivo del settore giovanile Gabriele BaldiniNon ho trovato molte diversità se non nelle dimensioni”

Quali obiettivi ti poni per il futuro? 

“Continuerò a occuparmi delle attività parallele alla stagione calcistica come tornei, manifestazioni ed eventi. Non ho nessun’altra ambizione se non quella di offrire il mio onesto contributo per riconsegnare una situazione economica serena e sana alla preziosa gente della ASD Sangiovannese 1927 e di San Giovanni Valdarno”.

Lancia un appello alla cittadinanza affinché sostenga la società…

“Ho percorso diverse migliaia di chilometri tra Juniores e prima Squadra, in questo cammino abbiamo affrontato squadre importanti e talvolta con seguiti miseri. Le settecento bandiere biancoazzurre a Colle sono un evidente segnale: a San Giovanni non c’è necessità di ricorrere a un appello alla cittadinanza. La nuova ASD Sangiovannese1927 può contare e avrà sempre bisogno di quell’entusiasmo che… ti trascina !”