Dopo l’incredibile eliminazione da parte dei macedoni, collocati circa al 70 esimo posto del ranking mondiale, oggi sappiamo con esattezza quale sia il giorno più buio di sempre dal nostro calcio nazionale.
Non la Corea dei mondiali inglesi del 1966 che costò al CT del tempo Edmondo Fabbri una gogna mediatica senza precedenti e né la Svezia di 4 anni fa che ha decretato la morte sportiva di Giampiero Ventura.
Tutti i discorsi li porta via il vento, dallo scarso interesse verso la nazionale vista in molti casi dai nostri club come un fastidio autentico ai tanti, e troppi, stranieri che giocano nel campionato soffocando magari la crescita dei giovani talenti indigeni.
Qui si è perso con la Macedonia del Nord ed io voglio realisticamente pensare che per battere questi avversari possono bastare ed avanzare giocatori della Juve, dell’Inter, del Milan ed anche dal Sassuolo o del Bologna.
Ho letto che il presidente Gravina vuole rimanere seduto sulla poltrona della federazione, in base a quali meriti non saprei proprio, così come paiono inevitabili dopo questa disfatta sportiva le dimissioni del commissario tecnico Mancini.
È il secondo mondiale di seguito senza l’Italia, danno di immagine ed economico senza precedenti. Parliamo di dramma sportivo ovvio …ben sapendo come ci siano in giro cose più gravi ed importanti. E così anche l’europeo vinto appare lontano. lontanissimo.