Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Ottica Merli

Più volte mi sono chiesto nelle ultime ore se fossi contento o meno di questo 1-1 che è arrivato ieri pomeriggio contro il Poggibonsi. Nel primo tempo c’è poco o niente da dire alla squadra azzurra, poteva senz’altro far meglio in occasione del goal incassato ma abbiamo visto un 11 giocare a calcio, creare oltre alla rete del pareggio qualche altra bella azione e mettere più volte in difficoltà una difesa, come quella giallorossa, che non è nemmeno lontana parente di quella ammirata lo scorso anno. Giusto Pacini – il portiere –  per il resto ho notato tanta confusione almeno fino a quando ai nostri azzurri è rimasto un po’ di fiato da spendere. Nella ripresa non si poteva di certo continuare con i ritmi della prima frazione, la squadra è calata e in particolar modo in due circostanze, con una clamorosa nel finale, potevano farci male e sarebbe stata una beffa autentica. Mettiamoci anche gli ultimi 20 minuti di delirio dell’assistente, alzava la bandierina per partito preso. Siamo sinceri, il pareggio è il risultato che maggiormente rispecchia l’andamento della partita e se da un lato c’è un pizzico di rammarico per non aver sfruttato a dovere i primi 46 minuti di gioco, bisogna altrettanto essere onesti che le occasioni maggiori nella ripresa le hanno avute loro e potevano, per davvero, farci male. Tocca in ogni caso accontentarsi, personalmente quando gioco in casa al cospetto di una squadra abbordabile – perché così possiamo definire il Poggibonsi visto ieri – vorrei sempre puntare a centrare l’intera posta ma già come accaduto a Trestina abbiamo tirato forse troppo presto i remi in barca e i cambi non hanno sortito chissà quale effetto, anche perché sono entrati due ragazzi del 2005 ancora acerbi e un Bellini a mezzo servizio. È stata comunque mossa la classifica che non è mai male, quest’anno mi sono promesso fin quando i numeri me lo permetteranno di non guardarmi indietro e noto un equilibrio abbastanza marcato sopratutto nella zona medio alta. Per quanto si è notato in queste prime sette giornate ci sono dei segnali che portano a pensare come questa squadra possa, alla lunga, regalare anche delle buone soddisfazioni. Il calcio non è matematica, può succedere chissà cosa fin dalla prossima gara di campionato ma ho visto a oggi un gruppo giocare palla terra, avere una buona affinità ma concedere troppo nella fase difensiva dove va assolutamente lavorato. Ieri non c’hanno di certo preso a pallonate, ma diamo troppa libertà agli avanti avversari e non sempre San Matteo Cipriani può essere nella giornata giusta per riparare a ogni errore. Testa alta però sotto ogni punto di vista, domenica sulla carta c’è la partita più difficile in assoluto contro una formazione ultima in classifica e che ieri ha perso addirittura al 50º minuto. Non so nemmeno se cambieranno l’allenatore, sicuramente sarà una sfida che potrebbe dare nuovi indicazioni in vista del nostro cammino in campionato. Vietato assolutamente guardare la posizione che occupano, giochiamo con la testa che sappiamo e alla fine i risultati sicuramente arriveranno. Nonostante gli ultimi due pareggi sono fiducioso in chiave futura, cosa non da poco conoscendomi.