Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: ASD Sangiovannese 

Fossi tornato a casa con una sconfitta netta me ne sarei fatto almeno una ragione. In questo modo fa davvero male, ho più volte criticato la Sangiovannese nelle partite fin qui giocate ma quando si sfornano prestazioni come quelle di Gavorrano, si gioca alla pari di un avversario che costa almeno quattro volte in più della tua rosa resta tantissimo amaro in bocca. Lo ha detto Giuseppe Morandini e lo ribadisco anch’io; senza ombra di dubbio quella andata in scena ieri è stata la miglior partita messa fin qui in atto da Rosseti e compagni. Buonissimo il primo tempo, con l’unica grande pecca che non siamo mai riusciti a costruire qualcosa di serio, altrettanto convincente la ripresa dove se si esclude l’errore in occasione del goal (ancora da calcio piazzato aaaaahhhh !) ci siamo mangiati due clamorose palle da rete e tenuto sotto scacco l’avversario fino all’ultimo dei 13 minuti di recupero giocando palla a terra, bene sottolinearlo, e venendo privati di un RIGORE SOLARE. So perfettamente che quel palo del maremmano Pino poteva chiudere anzitempo la disputa ma queste sono situazioni da mettere in conto quando devi rincorrere e sei costretto ad aprirti per cercare la rete del pareggio. Insomma, si può dire tutto meno che la Sangiovannese non sia stata all’altezza della situazione. Ma purtroppo siamo qui, non è stato portato niente a casa e la classifica continua ad essere piuttosto deficitaria. Tra sfortuna, imprecisioni ed errori, come quelli madornali di ieri sui piedi di Regolanti, la strada è sempre più in salita e più passano le giornate più sale la preoccupazione, anche e considerato un reparto offensivo che fa acqua da tutte le parti. L’unico dal quale qualche numero è stato estrapolato è proprio Regolanti ma per il resto buio totale da Zhar, la delusione più cocente di quest’inizio stagione, a Iaquinta parso a oggi un corpo estraneo per finire al coetaneo Campo la cui utilità mi è ancora del tutto sconosciuta. Tanto per cambiare occorrerà mettere mano al borsello nell’imminente mercato di riparazione, non so quante operazioni realmente servono – un difensore andrà sicuramente preso per colmare l’assenza di Lorenzoni e può darsi sia questione di ore – ma è chiaro che qualcosa andrà fatto giusto per vedere se sarà, o meno, possibile salvare la categoria. Dopo averle viste tutte dall’inizio della preparazione, esclusa un’amichevole notturna a Signa, posso dire con cognizione di causa che questa squadra, con questi giocatori, per me avrà difficoltà a salvarsi. il problema principale è l’attacco, lo dicono i numeri, ma anche nelle altri due reparti qualche magagna esiste soprattutto in fatto di quote. Alcuni errori sono stati compiuti in estate e ora i nodi vengono al pettine. Se si esclude la prima stagione di Iacobelli e Del Grosso il copione è sempre lo stesso da anni: scelte sbagliate, soldi buttati e salvezze conquistate per il rotto della cuffia.