Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: ASD Sangiovannese 1927

Con un pareggio avevamo chiuso il 2023, con un altro abbiamo inaugurato il 2024. Vincere, purtroppo, dall’inizio dell’anno, è sempre un problema ma rispetto alla gara con il Trestina che ha chiuso di fatto il girone di andata, l’1-1 di ieri ha fornito delle buone indicazioni ad Atos Rigucci che, dopo un mese e mezzo dal suo arrivo, ha rimesso in campo il caro 3-5-2 frutto, anche, della ormai nota rivoluzione di mercato che ha portato in dote elementi capaci di poter sfruttare questo suo credo tattico. Le occasioni ci sono state, oltre al goal un altro paio di opportunità importanti con Canessa e Rotondo sono state costruite- cito inoltre il recupero di Bartolozzi nel primo tempo che poi ha sbagliato il passaggio finale – ma all’atto pratico, ed è questo quello che conta nel gioco del calcio, abbiamo rimediato un punto o il classico “brodino” che non fa cambiare il volto della graduatoria. Avevo già scritto nella presentazione della gara che da qui in avanti i “pareggini” sarebbero serviti a poco se si vuole sperare di scrollarsi di dosso questa posizione di classifica, è vero che poteva andare anche peggio visto il vantaggio del Ghiviborgo ma tutto sommato la reazione seppur tardiva c’è stata sommata a una personalità che, onestamente, mi fa anche ben sperare per le gare future. L’unica nota negativa resta a mio modesto avviso il risultato, complessivamente ho visto una squadra più quadrata in campo, che ha concesso poco o niente anche se quel poco lasciato purtroppo è stato fatale – ed è grave – e che ha costruito qualche trama offensiva interessante anch’essa mal sfruttata. Mi sono piaciuti anche i nuovi, considerato che Pertica, Gianassi e i subentrati Rotondo e Cicarevic sono arrivati con una condizione scarsa posso pensare che torneranno ancora più utili nelle prossime partite alla pari di tutti i restanti volti nuovi. Le dirette concorrenti anche ieri non è che si siano mosse così tanto, regna nei bassi fondi un equilibrio abbastanza marcato se si pensa che il Ponsacco ha recuperato due goal al Trestina, e nel suo campo non è mai facile, o il Cenaia che pareggia con la Pianese dove, a livello di organici, c’è una differenza che vale come il giorno e la notte. E domenica ci recheremo proprio a Ponsacco, su di un campo infame contro un avversario che almeno tra le mura amiche non può assolutamente permettersi di lasciare punti agli avversari. Questo vetusto impianto a noi non ha mai portato granché bene, speriamo sia la volta buona. E anche qui il famoso “pareggino” non so a cosa potrebbe servire.