Scritto da Massimo Bagiardi – Foto: Ottica Merli
Non sono rimasto sorpreso, già più volte avevo esternato le mie preoccupazioni a amici o semplici tifosi per il momento che stavamo passando ma un conto è pensare di retrocedere un altro fare i conti con la triste realtà. Dopo 11 anni ce ne torniamo in Eccellenza, ricordo la fatica assurda che facemmo negli spareggi del 2014 per ritornare nel massimo campionato dilettantistico e ora non ho la più pallida idea di quanto resteremo in questa categoria. E siamo retrocessi anche meritatamente, non sapete quanto mi duole dire tutto questo ma all’atto pratico, per quello che siamo stati capaci di fare negli ultimi due mesi, non è arrivato un fulmine a ciel sereno. La società ha sbagliato dalla prima all’ultima mossa allenatori compresi e ora siamo al cospetto di questa situazione che, magari col tempo, ci dirà a che futuro andremo incontro. Io come i tifosi vogliamo giustamente un bel repulisti, tocca dare grande merito a questo gruppo dirigenziale perché per otto anni ci ha comunque permesso di fare la Serie D, ma è giunto assolutamente il momento di girare pagina, che siano americani piuttosto che francesi, pakistani o cordate romane tutti vogliono una ventata di novità e mi sembra anche la cosa più giusta, quando si fallisce in questa maniera sommata ad altre stagioni assolutamente deludenti è opportuno farsi da parte e valutare le proposte che sono arrivate, anche se non so adesso come e se saranno cambiate le carte in tavola. Se siano o meno persone serie non lo posso di certo sapere, che si riporti le chiavi al sindaco o si tratti in prima persona all’ingresso di nuove forze economiche l’importante è che sia fatto un reset completo, le lacrime come un neonato che ho visto sul volto dell’amico Gommina, il tenero abbraccio che mi ha riservato Susanna Merli a fine partita credo la raccontino lunga assieme ad altri, piccoli, episodi che ci hanno purtroppo fatto sprofondare dove nessuno osava pensare. Sulla squadra che devo dire, un gruppo di ragazzi che ha dimostrato grosse lacune da un punto di vista caratteriale, un allenatore cambiato in corso d’opera e che non ha dato assolutamente il suo contributo anzi, ieri nella partita più importante della stagione credo abbia fatto scelte allucinanti come quella di mettere Bargellini braccetto destro o Della Spoletina a fare il quinto mancino. Roba da fantascienza, secondo me frutto di una situazione i cui principali colpevoli sono i dirigenti come detto che hanno scelto i calciatori e poi i protagonisti del rettangolo verde mai all’altezza della situazione, mai all’altezza di indossare una maglia come la nostra che sicuramente passerà il suo 100º anno tra due stagioni annaspando in una categoria dove solo a pensarci mi vengono i brividi. Ma nessuno ci ha retrocesso a tavolino, l’abbiamo fatto con le nostre gambe e adesso non possiamo far altro che prenderne atto. Non credo ci sia da aggiungere altro anche perché dentro di me è tanta l’amarezza e poca la voglia di scrivere, anche nei prossimi giorni sicuramente alleggerirò molto il carico del sito perché non ha senso continuare a parlare di una stagione e una squadra che non merita nemmeno di essere citata più di tanto. Lecchiamoci le ferite, il tempo sicuramente permetterà di lenire questo grande dolore e poi sarà il momento di ripartire. Come e con chi non lo so, l’importante è che questa dirigenza faccia un deciso passo indietro. Prima, però, di aver chiesto scusa alla piazza. Sarebbe stata l’unica cosa da ieri al triplice fischio, evidentemente è molto semplice non rispondere al Bagiardi di turno per quello che di vero ha scritto ultimamente sulle questioni societarie (anche permalosi pensate un po’!) meno decisamente metterci la faccia. Troppo semplice in codesta maniera eh…