Scritto da Massimo Bagiardi  – Foto: ASD Sangiovannese 1927

Nel classico dilemma, che esce sempre in queste situazioni, del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto emerge un dato che secondo la mia opinione mette tutti d’accordo: tornare da Trestina con un punto è sempre un buon risultato. Eccezion fatta per la partita del giugno del 2021, dove ho più volte specificato che giocavano praticamente scapoli e ammogliati vista l’inconsistenza della posta in palio, siamo sempre tornati con le ossa rotte dall’impianto perugino ed è per questo che, aldilà delle innumerevoli occasioni avute nel primo tempo e un paio importanti anche nella ripresa, sono rientrato ieri in Valdarno con il morale alto perché ho visto una squadra viva, veloce nei disimpegni, capace di giocare a calcio almeno fino a quando gli ha retto il fiato. Potevamo chiudere la prima frazione con un vantaggio ben più ampio per le tante occasioni avute, non scordiamoci però che nella ripresa la forza dei locali è venuta fuori e dopo il goal del pari, dove tanto per cambiare la nostra difesa non è stata impeccabile, ci sono state un paio di occasioni dove tra la bravura di Cipriani e un pizzico di imprecisione lì davanti potevano, per davvero, farci male. Cosa è mancato per tornarsene a casa con l’intera posta? Sicuramente un pizzico di cinismo, siamo stati troppo spreconi basti pensare che dal possibile 2-0 fallito da una ripartenza che sembrava letale abbiamo, nell’azione successiva, incassato la rete del pareggio quando mancavano oltre 20 minuti alla fine della disputa. Sul piano del gioco è stato fatto un bel passo avanti rispetto alla gara di domenica scorsa, ho visto uno Zhar che non sta facendo assolutamente rimpiangere un certo Lorenzo Bellini e altre situazioni che, col tempo, se migliorate, possono portarci anche a conquistare punti pesanti per restare ancorati nelle zone che più contano della graduatoria. In questa squadra io ci vedo qualcosa di buono, non so a che punto saremo alla fine del campionato ma ci sono i presupposti per giocare una stagione non in piena sofferenza come quella che ci siamo lasciati alle spalle. Non nascondo, altresì, la mia preoccupazione per quanto visto finora da parte dello spagnolo Boix che, per quelle che erano le aspettative, sta un po’ deludendo. Magari, e me lo auguro, sarà colpa di un periodo non fortunato ma a oggi, siamo sinceri, non è che abbia portato al reparto quell’apporto che tutti si attendevano dal suo ingaggio. È vero, siamo soltanto alla sesta giornata e c’è tutto un campionato davanti ma per il ruolo che ricopre deve fare assolutamente di più, anche in termini di aiuto alla squadra. Non è, ci mancherebbe, un processo alla sua persona ma i goal della punta centrale servono con il pane e speriamo, con tutto il cuore, che già da domenica prossima in casa contro il Poggibonsi possa invertire questa rotta che, sicuramente, anche a lui stesso, non sta piacendo.