Scritto da Massimo Bagiardi 

Credo che la scena più bella, quella che racchiude alla perfezione il momento dei nostri azzurri sia arrivata dopo il fischio finale; sul momento, lo ammetto, non me ero accorto ma rivedendo le immagini, rivedendo come la squadra ha accolto l’ennesimo successo delle ultime settimane ho capito, una volta per tutte, come abbia fatto nel giro di sette partite a raccogliere la bellezza di 17 punti. Tutti a saltare, nessuno in disparte e tra quelli che, più di altri, era protagonista di questa “festa” emergeva Mattia Mencagli che, sicuramente, magari più di qualche compagno, poteva avercele girate per essere finito in panchina, ormai da qualche gara, non certo per demeriti propri ma per obbligate scelte anagrafiche che hanno, comunque, permesso di scoprire con grande soddisfazione la sorpresa Brando Bencini. Tutti per uno e uno per tutti mi verrebbe da dire, un gruppo che ieri come non mai ha dimostrato, qualora servisse, unità d’intenti anche tra coloro che per una ragione o un’altra ha messo, meno di altri, piede in campo. E’ questo il nostro segreto ? Penserei proprio di sì, aggiungiamoci Agostino Iacobelli, Fabio Pallari, una società puntuale nell’erogare i rimborsi ed una maglia che pesa più di altre ma che, proprio più di altre, regala soddisfazioni. Perché vincere a San Giovanni non è come da altre parti, magari proprio Scandicci cui ho avuto doppia soddisfazione di batterli per quanto successo, proprio di questi tempi, nel 2017. Quella gara prima vinta e poi pareggiata dopo la ripetizione mi è sempre rimasta sul gozzo, più che altro alcuni atteggiamenti mai digeriti e che ieri hanno finalmente trovato giustizia. Già, proprio come noi 4 anni fa anche i fiorentini ora come ora sono messi maluccio, ieri ad onor del vero hanno dimostrato tutto meno di essere la terzultima forza del girone ma in questo sport così bellino, quanto perfido, la spunta chi la mette dentro e Nicola Falomi di pari passo alla gran giornata di Matteo Allegranti sono, alla fine, risultati decisivi. Alla pari dei compagni, che magari non giocando la loro miglior prestazione stagionale hanno comunque brindato al successo, ad una più che probabile salvezza, ad un momento che ci sta facendo tornare indietro con la memoria alla prima Sangiovannese targata Iacobelli 2017/2018. Senso di appartenenza illimitato, spogliatoio unito, valori che alla fine sono emersi e 8 restanti partite che, a questo punto, dobbiamo viverci fino alla conclusione senza porsi limiti. Indietro mi sono guardato tutto l’anno ora, permettetemelo, punto più in alto senza fare chissà quale proclama ma vivendomi questa parte finale senza assilli particolari. A essere pignoli mancano ancora 4-5 punti per mettersi al riparo da dappertutto ma con 24 a disposizione credo, almeno voglio sperarlo, di dormire sonni tranquilli. Di sicuro è un gran momento, proprio quello che cercavamo dopo gli ultimi anni dove abbiamo sofferto fin troppo. Godiamoci, appieno, tutto questo che il bello, forse, deve ancora venire !

Nella foto di Roberto Magri l’esultanza della squadra ieri a fine partita