Di Massimo Bagiardi

Mi sono trovato di fronte a delle scene ieri all’ingresso dello stadio di Agliana che credevo fossero ormai passate, almeno in quelli che chiamano campionati dilettanti. Apertura dello stadio ritardata (io e i colleghi Forni e Nocentini unici rappresentanti della stampa azzurra a guardarsi nelle palle degli occhi per alcuni minuti), controlli personali con donne costrette a privarsi di effetti tipo deodoranti o trousse per trucchi ed altre piccolezze che hanno lasciato tutti molto perplessi. Anche a me – pensate un po’ – hanno dato un occhio anche alla tasca della mia sieda a rotelle fosse mai portassi all’interno dello stadio qualcosa di pronto e pericoloso da lanciare dalle tribune dove non potevo accedervi per ovvi motivi. Tutto questo bailamme non certo per colpa dell’Aglianese ma per un preciso ordine del questore locale, insomma siamo gente pericolosa per loro e questo è il risultato ! Si sta dietro a queste cose però non si serve la Gradinata ospite di un Bar ma soltanto di alcune casse d’acqua, i disabili sono lasciati senza una copertura (e menomale ieri non ce n’era bisogno) e servizi igienici e negli spogliatoi pareva di essere in carcere con cancelli chiusi in ogni dove sempre e chiaramente per ordine “dei superiori”. Di mio non posso che ringraziare la segreteria nero verde e i gentilissimi addetti ai lavori locali, non fosse stato per loro non avrei potuto adempiere appieno alle mie mansioni e raccontare e per radio e per il mio amato sito una giornata davvero bella e positiva. Proprio così, bella perché quando vinci non può essere altrimenti e positiva per aver visto all’opera un gruppo che deve senz’altro crescere sotto il profilo del gioco ma che col passare delle settimane sta assumendo una propria identità. Mercoledì a Tavarnelle ad un primo tempo non all’altezza ha risposto una ripresa da grande squadra, ieri la gara è stata più equilibrata ma proprio come in Val di Pesa il gruppo ha fronteggiato bene ed è stato talvolta superiore ad un organico che costa il doppio del nostro e vanta gente di innumerevole esperienza di Serie D dalla difesa finendo all’attacco. Ieri abbiamo chiuso con cinque quote, tra i quali un 2001  che risponde al nome di Polo fate voi. Le note più importanti di tutti poi sono arrivate dalla difesa; in porta Garbinesi bene bene, davanti a lui la perdita di Scoscini non ha fortunatamente inficiato sul rendimento e due come Marghi e Benedetti che mai hanno giocato insieme col primo fermo quasi da un paio di anni sono stati artefici di una prestazione al limite dell’impeccabile. Amici miei ricordiamoci una cosa: per salvarsi e anche per vincere prima di tutto serve la solidità difensiva, puoi avere il miglior centravanti del girone ma se dietro ad ogni tiro ti bucano non sei a niente. Ricordate il campionato di due anni fa ? Gran giocatore in avanti come Morbidelli e retrocessione in Eccellenza, tanto per gradire. Speriamo quindi di andare avanti su questa strada e di migliorare qualcosina in avanti dove ancora facciamo un po’ fatica. E anche giusto così, ieri per quanto ci riguarda era soltanto la terza giornata di campionato e tempo per migliorare ed affinare tutte le intese possibili ce n’è ci mancherebbe. Godiamoci il momento, sogniamo perché il tifoso ha il dovere di farlo e trasmette energia positiva alla squadra ma non perdiamo ASSOLUTAMENTE di vista l’obiettivo dei 45 punti che ci permetterà di restare in categoria. Qualsiasi altro traguardo al momento non può e non deve interessarci, una volta raggiunto guarderemo altrove ma la strada è lunghissima e sarà sicuramente piena di imprevisti. Speriamo poi che arrivi ad una fine questo periodo non felice di infortuni e squalifiche; Mercoledì la frattura del dito di Scarpelli che oggi si opererà e se ne starà fermo non uno ma almeno due mesi, ieri Scoscini e speriamo sia solo una botta più l’assenza forzata di Mencagli per squalifica che rientrerà solo a Piancastagnaio. Tiriamo a campare che vi devo dire, la squadra al momento ha dimostrato di essere anche più forte delle avversità.