“Tu chiamale se vuoi emozioni” cantava Lucio Battisti. Già, emozioni perchè solo chi ha a cuore una squadra di calcio nella fattispecie la nostra amata Sangio può davvero capire realmente cosa stiamo provando. Un turbinio di pensieri positivi, lasciati per chissà quanto tempo nel cassetto ma che ora come non mai tiriamo fuori una volta per tutti. Siamo salvi, manca la matematica ci mancherebbe ma la vittoria conquistata ieri sera a Foligno e per l’ennesima volta in rimonta dalla gestione Malotti ci avvicina “troppo” ad un traguardo che ci fa sognare. Negli ultimi tre anni, nelle ultime stagioni giocate in Eccellenza ce ne hanno gettato di sterco addosso, tutti a farci la guerra, tutti a deriderci del fatto che non saremo mai usciti da quella categoria. Non solo ce l’abbiamo fatta e nel modo più complicato possibile ma al primo anno di ritorno in un torneo nazionale siamo arrivati a cinque domeniche dal termine con la salvezza già in tasca. E chi l’avrebbe mai immaginato solo un mese fa ? Durante gli allenamenti tra i tifosi a fare i conti, le tabelle salvezza, a criticare o elogiare quel o quei giocatori resisi artefici di prestazioni più o meno positive; in 4 partite il nostro campionato è cambiato e così dal tornare da Rieti sconfitti con tanto di fantasmi che aleggiavano sulla testa di molti ecco queste tre vittorie consecutive che ci hanno consegnato i punti necessari per poter avere nelle proprie mani il “pass” anche per il prossimo torneo di Serie D. Calcisticamente parlando passeremo la più bella Pasqua di sempre e i motivi sono presto spiegati: erano anni infatti che non provavamo queste emozioni, tralasciando i tre anni giocati nel campionato “peace and love” ( per molti ma non per la Sangiovannese guai a concedergli qualcosa) e gli ultimi in Lega Pro dove tutti erano più attenti ai bilanci che alla gesta in campo dei ragazzi siamo – e se nostro Signore vuole – di fronte ad un risultato davvero incredibile frutto del lavoro di squadra e della grande caparbietà di non gettare mai la spugna anche quando la strada s’è fatta tremendamente in salita. Concordo pienamente con quanto commentato dall’amico Mauro Grifoni sul profilo fan di Facebook forzasangio.it: abbiamo conquistato una salvezza con tante giornate di anticipo sulla tabella di marcia e in un girone davvero competitivo e nel quale sono presenti tante ex società di Lega Pro nonché il pluri decantato Siena. Questa è una Serie D che nulla ha a che vedere con le altre, me l’hanno confidato i vari mister nelle consuete interviste settimanali rilasciate su questo portale e tutti gli addetti ai lavori che settimanalmente seguono il girone per pescare qualche buon atleta da lanciare in Lega Pro. Pieno merito a tutti, pieno merito ai ragazzi, al nostro presidente e sopratutto a Roberto Malotti che ha saputo rimettere in sesto un gruppo che non aveva bisogno di chissà quale cosa ma di un unico ed importante aspetto: essere spronato. Dal suo avvento saremmo addirittura primi in classifica, sono statistiche che non contano praticamente niente ma che mettono e giustamente in risalto il suo lavoro e l’obiettivo per il quale era stato chiamato ovvero salvare la squadra. E’ una sua vittoria personale, come una vittoria e mi piace rimarcarlo è quella della società in primis del presidente che in barba allo scetticismo generale – compreso il mio – ha chiamato un allenatore fermo da tre anni e che non aveva in questo lasso di tempo mai più visto una partita di Serie D. Scelta rischiosa ma anche scelta azzeccata in barba ai tanti nomi girati e certamente più altisonanti che magari però a questo punto non avrebbero traghettato la squadra dove invece c’è riuscito lui. Come avete visto non ho praticamente parlato della partita, contava far punti addirittura siamo rientrati a casa col massimo dell’intera posta a disposizione e ciò basta e avanza per inquadrare la giornata di ieri. Che – è mi fa piacere ricordarlo – s’era aperta col ritrovo fuori dalla stadio tra le due tifoserie a sancire per l’ennesimo anno un’amicizia che dura ormai da tanto tempo. Sono queste le cose belle del calcio, come vedere anche quegli 80-90 sangiovannesi che in un giorno feriale e per una partita di media-bassa classifica di Serie D sono accorsi nella non proprio vicina Foligno per sostenere la causa. In città sta riaffiorando l’entusiasmo di un tempo. Caro Lorenzo, caro presidente pensa bene a quello che vuoi fare “da grande”. Siamo pronti ad accettare qualunque tua scelta purché rappresenti qualcosa che possa dare un futuro roseo alla nostra città, ai nostri amati colori.
Nella foto tratta da Facebook il ritrovo delle due tifoserie di Sangio e Foligno ieri poco prima del fischio d’inizio