Scritto da Massimo Bagiardi

Pregustavo, senza dubbio, un ritorno migliore al calcio vero 210 giorni dopo la vittoria di Ponsacco. Sarò onesto, dopo aver visto tutto il pre-campionato non è che fossi partito, ieri, alla volta di Foligno con chissà quale positivo sentore ma alla fine, perché il calcio è anche questo, sono tornato abbastanza incazzato. Sì, passatemi questo termine, perché se avessi usato “arrabbiato” non avrebbe inquadrato bene il mio stato d’animo e quello degli addetti ai lavori presenti. Arrabbiato, si, lo sono stato quasi sempre, da due anni a questa parte, di rientro dalle trasferte a fronte di prestazioni mosce o condite da goleade, ieri alla squadra si può imputar tutto meno di aver giocato male e di aver perso in maniera meritata. Ecco perché sono e siamo tornati incazzati, personalmente ho rivisto in buoni sprazzi la Sangio di Iacobelli di tre anni fa, una squadra che macina gioco, azioni da gol, che non si abbatte allo svantaggio ma che invece, a testa bassa, reagisce e mette subito in difficoltà l’avversario. Taccuino alla mano, sempre ieri, noto due occasioni del Foligno con Cipriani reattivo e almeno 4-5 nostre tra primo e secondo tempo e dopo il gol del bomberino Romanò, per un attimo, non mi nascondo, ho anche pensato di vincerla poi l’errore di valutazione di Scoscini ed il bel gol, perché così è stato di Marianeschi, hanno fatto il resto. Cioè, abbiamo di gran lunga giocato meglio del Foligno, più dei locali siamo stati pericolosi e lo testimoniano le immagini eppure, al triplice fischio, chi ha alzato le braccia al cielo sono stati gli uomini di Armillei. A fronte di questo nascono opportune due riflessioni: la prima è che non si possono regalare punti così facilmente noi che, senza dubbio, saremo costretti a lottare con le unghie ed i denti per restare in categoria ma anche, ed è qui che nasce la seconda riflessione, si può pensare positivo se continuassimo a giocare come visto ieri. Non so se sarà stato un caso o la squadra, magari, sta davvero assimilando il lavoro del mister ma ripetendo prestazioni simili ce la possiamo giocare con tutti. Voglio pensare così, voglio credere che sarà così perché gli ultimi innesti hanno alzato il tasso tecnico e quando sarà possibile utilizzare anche Marinai, a corto di fiato ancora, si può dire di aver completato in qualità un altro reparto importante. Anche perché, e lo rimarco con piacere, ho visto ieri un Ceccuzzi che mi ha sorpreso dato che per tutto il pre-campionato non s’era praticamente mai notato. Ripartiamo da qui non possiamo fare altro, leccandoci le ferite ma anche pensando che se abbiamo tenuto testa ad una formazione competitiva come il Foligno qualcosa di buono, forse, abbiamo anche noi in squadra. Forza e coraggio ragazzi, rifacciamoci col Trastevere !