Di Massimo Bagiardi

Naturalmente sarà poi il campo a dire se la società ha fatto bene o male ma per quanto mi riguarda se scommessa doveva essere quella di Simone Calori allenatore è stata la più giusta da mettere in pratica in vista del prossimo campionato. Non lo dico ora che è stato messo nero su bianco al tutto, mi ero già espresso positivamente sull’argomento ad Alessio Cottoni 24 ore prima del match di Ponsacco ed oggi che c’è l’ufficialità sono sempre più convinto che la società abbia fatto il passo giusto. E’ vero, non ha mai allenato e farlo da subito in una piazza come San Giovanni non è assolutamente facile ma per quello che abbiamo passato serviva sempre a mio modesto parere una persona del suo calibro, che avesse cioè l’azzurro cucito addotto o se meglio volete la fame sommata alla consapevolezza che questa maglia proprio come lui che l’ha vissuta per anni ha un valore inestimabile per tutti noi. Eccezion fatta per qualche rara voce fuori dal coro di alcuni tifosi che farebbero bene a scrivere meno sui social e a presenziare di più allo stadio, è una soluzione che ha trovato tutti contenti e che secondo me riavvicinerà anche gente ai nostri amati colori dopo un’annata come quella passata dove di divertimento con tutta onestà se ne è visto ben poco. Era inutile secondo me cercare chissà cosa, sappiamo bene che questo volenteroso gruppo dirigenziale ha disponibilità limitate e puntare a prendere un tecnico si emergente ma poco conoscitore sarebbe stata un’arma a doppio taglio. Poi – e l’ho scritto in apertura di articolo – quel che decreterà il campo lo sapremo da Settembre in là ma Simone Calori e la Sangiovannese sono una cosa unica e quel senso di appartenenza che in questa stagione è mancato fin troppo tra squadra e tifoseria sicuramente e sono pronto a scommetterlo tornerà ad essere bello presente. Senza puntare l’indice su Renato Buso ottima persona ma forse un po’ fredda per quelli che sono i nostri parametri, penso e spero che il futuro della nuova Sangiovannese sia partito col piede giusto e ora la palla passa alla società e all’allestimento della rosa che può partire – e finalmente aggiungiamo noi – da un condottiero che rispetto ad altri del passato potrà instradare sia Del Grosso che Caleri alla ricerca degli elementi più utili alla nostra causa. Col senno del poi siamo bravi tutti ma la scelta poi rivelatasi sbagliata la scorsa Estate di prendere prima i giocatori e poi l’allenatore non l’ho mai capita appieno. Un conto è averlo fatto in una situazione di piena emergenza vedi Giugno – Luglio del 2017 quando non sapevamo che categoria avremmo fatto, un altro poco più di 12 mesi fa dove s’è focalizzata troppo l’attenzione su di un nome (Baiano) per poi ritrovarcisi con un pugno di mosche in mano e sfogliare nuovamente la margherita quando tutti o quasi già s’erano sistemati. Del Grosso e Caleri da persone intelligenti hanno capito l’errore e messo subito rimedio al tutto. Per me come la stragrande parte della tifoseria è stata la scommessa più giusta da giocare. Forza Simone !