Di Massimo Bagiardi

E’ stata per quanto mi e ci riguarda una Domenica “no” sotto ogni fronte. Sono partito attorno all’ora di pranzo e poco dopo i primi rallentamenti passato Firenze Sud, assisto alla partita e sappiamo tutti come è andata, impiego tre ore (avete letto bene TRE ORE !) al ritorno per tornarmene a casa causa un incidente all’altezza di Prato sommato ai vari rallentamenti delle auto di ritorno dalle festività dei Santi. In questo enorme lasso di tempo la rabbia per la sconfitta perchè non ho visto un tifoso riprendere la via di casa contento dopo un K.O. e un po’ di buona amarezza per un contesto che almeno nel 2018 pensavo fosse passato. Pensavo – già – così non è perchè ho visto e mi hanno raccontato scene che poco o niente hanno a che vedere col calcio: pronti, via e su Disanto falli continui e due cartellini gialli nel giro di 10 minuti, parole anche pesanti dalla panchina ad un nostro giocatore nello specifico che mi ha confermato tutto nel dopo partita, palloni che sparivano così per fare nella ripresa complici anche i locali steward di 70 anni (o giù di lì) che inermi partecipavano al gioco impostogli evidentemente da qualcuno. Ah, come se non bastasse mi parlano di una zuffa in tribuna con due NOSTRE fedelissime tifose spintonate ben bene per allontanarsi da un determinato settore – chiamiamolo settore – e il comportamento di un signore reputo un dirigente o addetti ai lavori con una chioma bionda ricciola che anche a fine partita e l’ho visto con i miei occhi è andato ad aizzare il gruppo della Gradinata per poi richiedere e mi pare giusto l’intervento dei Carabinieri per salvare la propria incolumità. Roba incredibile, di mio e lo faccio pubblicamente non posso che ringraziare il segretario locale Emilio Volpi che per avermi messo nelle migliori condizioni per poter svolgere il mio lavoro ma queste sono scene che non fanno per nulla bene al calcio. E poi sono i tifosi il male di questo sport ! Profondamente deluso, sopratutto da una persona come Guido Pagliuca che per il ruolo che ha e la missione che porta avanti poteva benissimo aver la meglio della Sangiovannese anche senza queste manfrine visto il valore del suo gruppo. Mi rilasciò un’intervista anni fa quando doveva venire da noi a lavorare nell’estate di Perpignano, s’era detto entusiasta e felice di poter approdare in una piazza che piace a lui per il suo modo di vivere il calcio. Bene, caro mister, se fino a ieri avevi anche una piccola possibilità di allenare in una piazza vera e in uno stadio che si confà alla categoria te la sei del tutto bruciata. C’è di peggio e lo so nella vita, qui però si parla di calcio e di Serie D e in tanti farebbero carte false per lavorare da noi. Vabbè, parliamo anche della partita di per sé mi sembra ovvio; siamo partiti con l’handicap del gol causato da un errore di base di Papini, dopo aver subìto la loro iniziativa ci siamo svegliati nella parte centrale del primo tempo dove per 10 minuti buoni li abbiamo tenuti sulla loro trequarti e poi i locali hanno di nuovo ripreso le distanze con un secondo tempo dove anche per il loro gioco ostruzionistico s’è visto poco o niente. Non è stata nel complesso una bella Sangio, male sulle fasce specie dopo l’uscita di un Disanto martoriato dall’inizio della fine e cambi pressoché innocui per l’economia della partita. Perdere ieri ci poteva stare, la classifica è sempre un bel vedere e ripartiamo senza il minimo pensiero. Testa e gambe al Gavorrano, anche qui mi starà pensiero per tanti e svariati motivi…..

Foto: Roberto Magri