Scritto da Massimo Bagiardi

Sarò sincero, dei 13 giocatori messi fin qui sotto contratto (oltre a Barberini, Lombardi e allo Juniores Castronovo) ne conosco giusto due ovvero il portiere Lorenzo Viti e il difensore Davide Ferrante, un ex promessa del calcio maremmano mai definitivamente sbocciata e che, dopo una carriera passata perlopiù in Toscana tra serie D ed Eccellenza, è stato ufficializzato giusto una settimana fa. Per il resto devo dire buio totale, qualche nome per sentita dire e affannosa ricerca delle varie caratteristiche tecniche considerato che, a fronte del silenzio stampa indetto dalla società, né Calderini tantomeno Agatensi, finendo a Bandinelli, hanno risposto nel corso della passata settimana alle mie telefonate. In trent’anni di onorata carriera tra amicizie/conoscenze/simpatie ho però avuto la fortuna/sfortuna di conoscere tante persone grazie alle quali sono riuscito, in un modo nell’altro, a raccogliere un po’ di informazioni su questi 13 ragazzi che vantano una discreta esperienza nel massimo campionato regionale ma nella stragrande maggioranza sono molto giovani, il che può dire tanto come niente. Se il giocatore è bravo indipendentemente dall’età è giusto farlo scendere in campo, conoscendo Calderini e Agatensi che non sono di certo venuti a San Giovanni a fare figure barbine avranno valutato e studiato bene i profili messi poi sotto contratto così come quelli che arriveranno in futuro perché, e mi pare appurato, per poter affrontare un campionato tra la media e l’alta classifica servono almeno tre-quattro elementi di provata esperienza visto che nel prossimo anno, mai come accaduto fino a ora, si prospetta un campionato di Eccellenza davvero avvincente con Antella e Sansovino, tra tutte, a farla almeno sulla carta da padrone. Sinceramente non sono affatto preoccupato, proprio come ho già detto ho piena fiducia nelle due figure tecniche di riferimento e nell’aria, più che altro, avverto finalmente dei sentori positivi dopo quanto di drammatico, calcisticamente parlando, abbiamo vissuto dal 4 maggio in poi giorno della nostra discesa nei campionati regionali. E’ chiaro, nessuno sprizza gioia da tutti i pori dall’essere passati a giocare da Livorno a fare il tour dei colli fiorentini, col massimo rispetto per l’amor di Dio, ma in particolar modo le ultime ufficializzazioni tra tutte quelle della presidenza del comitato affidata a Gennaro Lo Santo e il rinnovo di Lorenzo Barberini, che ha veramente dimostrato quanto tiene alla maglia della sua città, hanno prodotto nuova voglia di sostenere a prescindere il Marzocco. Poi ci saranno le incazzature, le immancabili polemiche su come è stato condotto il mercato (tanto sono sempre più “boni” i giocatori presi dagli altri, un po’ come il vecchio detto “la roba della zia è meglio della mia”) ma per quanto vedo San Giovanni è pronta ad affrontare anche un’annata difficile, sostenendo la causa e attendendo al tempo stesso buone nuove sul fronte societario che a partire dalla prossima primavera vedrà un netto cambio ai suoi vertici. La cosa è stata più volte assicurata dal sindaco Vadi, che in prima persona ha curato le trattative, e anche a una rappresentanza di tifosi della Gradinata che nei giorni scorsi si è incontrata con i vertici del sodalizio azzurro per un faccia a faccia che, a quanto mi risulta, è stato decisamente costruttivo. Dalle ceneri, in fondo, si risorge così e la piazza è pronta con le unghie e i denti ad affrontare questa battaglia.