Il grido di allarme oramai è forte e chiaro: il sistema calcio rischia il default perché i protocolli attuali appaiono del tutto insostenibili per le società dilettantistiche e in parte anche per quelle professionistiche, Ci sono in ballo un milione di tesserati e tutti i settori giovanili che hanno un importanza sociale non indifferente nel contesto della quotidianità.
Sembra sempre più certo che si riparta senza pubblico con tutto ciò che ne consegue e cioè passione che evapora e perdita di introiti fondamentali come sponsor e botteghino. In queste condizioni di incertezza già la mancanza della campagna abbonamenti è un danno di non poco conto per società tipo la nostra che in estate era solita introitare qualche migliaio di euro pesanti per il bilancio stagionale.
In maniera non eccessivamente provocatoria dissi tempo fa come il calcio dalla Serie C in giù si sarebbe dovuto fermare del tutto in attesa di una ripartenza non parziale e condizionata ma nelle modalità tradizionali e cioè con i tifosi sugli spalti.
A tal proposito credo sia parecchio difficile anche un contingentamento degli stessi sportivi e soprattutto in impianti precari o inadeguati. Cosa si fa ? Si apre ai soli abbonati ? E se gli abbonamenti non si possono fare che succede ? E quali sarebbero i protocolli da rispettare per ogni tifoso che alla domenica vorrebbe passare due ore divertendosi e non andare a farsi un operazione? Insomma un futuro incerto e denso di nuvole, mentre le squadre si apprestano a riprendere la preparazione. Ci sono, vero, le date di inizio ma come sarà questo inizio ….boh ! Io da una vita ritengo opportuna una maggiore coesione fra i dirigenti e le società sportive, soprattutto davanti a temi su cui si gioca il futuro del calcio e la sua credibilità.
Pensate ad un campionato a porte chiuse e a quale interesse potrebbero ridursi le partite in mancanza dei tifosi sugli spalti. Persino il derby sarebbe di parecchio svuotato del suo significato vero e più autentico per essere ricondotto ad una sfida come tutte le altre del calendario.
Ed insomma io, ovviamente, non ho la bacchetta magica ma oggi come oggi penso che andrebbero fatte serie riflessioni prima di imbarcarsi in un campionato dagli effetti persino letali per il futuro delle società.

Nella foto la Gradinata Marco Sestini in azione. Quando la rivedremo così?