Matteo Cipriani, 25 anni, è l’indiscusso uomo copertina di questa settimana. Ha letteralmente salvato il risultato contro il Tiferno, già in passato si era reso artefice di prestazioni sicuramente all’altezza ma quella con gli umbri di domenica ha permesso di ottenere un risultato che, non tutti, alla vigilia, avrebbero pronosticato. Partiamo proprio da qui: “Sono magari parole scontate ma ho avuto la bravura e la fortuna di fermare alcune occasioni degli avversari e soprattutto al triplice fischio siamo riusciti a conseguire tre punti molto importanti per la classifica. Era questo il nostro obiettivo, l’abbiamo raggiunto e meglio di così non poteva andare”. Quella parata incredibile sul colpo di testa di Coulibaly, anche per lui forse la più bella dei due anni di permanenza con la casacca azzurra: “Onestamente negli ultimi due anni tutte le parate non me le posso ricordare, senz’altro quella di questa domenica la reputo una delle più belle se non la migliore in assoluto perché ha permesso di tenere in piedi un risultato a tanti minuti ancora dalla conclusione. Io ho semplicemente fatto il mio dovere, ci sono giornate più o meno positive e quella appena trascorsa è da catalogare tra le migliori che ho fatto da quando sono alla Sangiovannese”. Arrivato nell’estate del 2020 ha subito conquistato la fiducia di tutti, a suon di parate e prestazioni all’altezza della situazione: “Non ho un segreto particolare riguardo le mie prestazioni, è praticamente due anni che sono alla Sangio e grazie a questa maglia, questa società e a questa tifoseria sono cresciuto tanto sia come portiere che come uomo. Il nostro spogliatoio è composto da molti giovani e qualche over, sono contento dall’alto della mia minima esperienza di dispensare consigli a coloro che per la prima volta stanno cimentandosi in questa categoria. E questo è un fattore che mi ha fatto molto maturare nel corso di questi mesi“. Tre successi di fila: merito del cambio tattico o di una nuova consapevolezza proprio nello spogliatoio? Ecco la sua risposta: “Il modulo può avere anche la sua importanza ma ho notato, soprattutto, che è cambiata la testa in tutti noi nel modo di approcciare le partite e nei semplici contrasti di gioco dove siamo decisamente più convinti rispetto ad alcune settimane fa. Magari può essere girato anche il vento, partite come quelle di domenica qualche settimana fa non le portavamo in fondo e, dopo i cinque schiaffi col San Donato, qualcosa è cambiato e i risultati sono davanti agli occhi di tutti”. 12 punti, un bottino che reputa il linea con le prestazioni fin qui sciorinate: “Sono quelli che il campo ha detto e che ci meritiamo, resto dell’idea che alla fine fortuna e sfortuna si compensano sempre nell’arco di un campionato. Vedi Trestina, dove abbiamo raccolto molto poco per quanto seminato, e poi la gara di domenica dove se avessimo pareggiato non ci sarebbe stato nessun dramma. I valori, alla fine, emergono sempre in un modo o nell’altro”. Domenica trasferta a Piancastagnaio, dura sotto ogni punto di vista: “Ho visto alcuni filmati della Pianese e soprattutto in avanti hanno un potenziale davvero importante. Parliamo, d’altronde, di una delle squadre più forti del girone e, come se non bastasse, dobbiamo affrontare anche una trasferta scomoda sotto il punto di vista logistico. Ma tanto prima o poi tutti vanno incontrate, noi stiamo bene e sicuramente anche contro un avversario molto forte riusciremo a farci valere“.

Foto: Ottica Merli