Proprio come Simone Calori anche per il nostro capitano Matteo Scoscini è tempo di convolare a nozze: “Mi sposo Sabato prossimo 29 Giugno, una settimana dopo il mister e ormai ci siamo”. Tra l’organizzazione del matrimonio, il suo lavoro di ristoratore/barista c’è anche la Sangiovannese naturalmente, la voglia di continuare e confermarsi dopo un periodo di riflessioni che sembravano doverlo portare lontano dalle nostre latitudini. E invece per la fortuna di tutto l’accordo è finalmente arrivato: “Si, tra la soddisfazione mia e quella societaria. Tengo a specificare al di là del tante squadre che mi sono state accostate io ho parlato solo col Sansepolcro che mi stava dietro da tempo, ho voluto farci due chiacchiere ma una volta usciti dall’incontro mi sono reso conto che volevo ancora la Sangiovannese e questi colori e così ho chiamato subito il direttore fissando l’incontro decisivo per lo scorso Lunedì”. Tentennamenti – i suoi – dovuti perlopiù a questioni lavorative e conseguentemente familiari: “Ho preso del tempo perché dovevo sistemarmi sotto il profilo lavorativo, vedere se era il caso di continuare e prendere magari una persona nei momenti di mia assenza o concentrarmi appieno sulle attività di famiglia (gestisce in Piazza Grande ad Arezzo un ristorante ed un bar con la famiglia n.d.r.). Alla fine ho optato e spinto peraltro per continuare a giocare a pallone e nella fattispecie con questa maglia. Sarà il terzo anno consecutivo, ci metto anche la parentesi non felice di qualche anno fa ma anche quella alla fine è risultata importante per crescere. Sono ripartito da un campionato inferiore e poi col lavoro ho ripreso la categoria che tutti ben sapete”. Ecco i principali motivi della sua permanenza: “I tifosi coi quali sento e ho sentito una fiducia impagabile, la società che mi ha sempre fatto sentire importante e poi sicuramente anche l’investitura ad allenatore di Simone che per me con tante altre facce note nello spogliatoio è una garanzia. La fascia di capitano ? Importantissima, mi inorgoglisce e non potrebbe essere altrimenti ma siamo un po’ tutti capitani all’interno della squadra perché ognuno deve assumersi responsabilità importanti dato che veste una maglia prestigiosa e gioca in una piazza che non ha eguali. E poi c’è riscattare l’annata appena alle spalle. Il fatto come lo scorso anno di non aver lanciato nessun giovane in Serie C almeno per me rappresenta una sconfitta a segno che qualcosa non è andato. E quest’anno non deve ripetersi”. Difensore o centrocampista non fa la differenza anche se: “La società così come anche Calori so che vorrebbe riportarmi a centrocampo e non ho il minimo problema anzi, a me piace giocare in questo ruolo. So anche però che non è facile reperire difensori esperti per quello che la società può spendere per cui mi metto completamente a disposizione e senza il minimo problema”.