L’ultimo acquisto Matteo Miccoli ha giocato lo scorso anno da titolare nel Tolentino, il cui allenatore in seconda era Maurizio Mattoni. L’ex azzurro della promozione in C2 ai tempi di Acori, da quest’anno, è diventato il responsabile tecnico principale dopo il divorzio da Andrea Mosconi e chi, se non lui, può descriverci le principali caratteristiche ? Avvicinato in esclusiva dalla nostra testata ha parlato molto volentieri del classe 99: “Mi fa piacere sapere sia arrivato alla Sangio perché nei giorni scorsi ho parlato molto spesso sia con Morandini che il Caleri elogiandone le doti prima da calciatore e poi da uomo. Tecnicamente è dotato, un gran lottatore, palla al piede gliela togli molto male ed è uno che negli spazi stretti riesce a trovare la giocata anche quando meno te lo accorgi. Non è altissimo, può giocare sia da mezz’ala che da vertice basso del centrocampo e qui, addirittura, è stato impiegato anche come seconda punta nel 3-5-2 che eravamo soliti adottare la scorsa stagione. Io lo chiamavo “Iniesta” proprio perché per le caratteristiche ricorda molto lo spagnolo. Un suo difetto? Per quello che produce non riesce a segnare tantissimi goal, spesso si propone anche in avanti ma la porta, fino a ora, in carriera, l’ha sempre centrata poche volte. Deve migliorare su questo aspetto, a quel punto sarebbe un centrocampista davvero completo”. Il perché non sia rimasto nelle Marche è presto spiegato dall’ex fantasista: “Io l’avrei tenuto volentieri ma per ragioni economiche e, soprattutto, volontà del ragazzo di provare nuove esperienze nel girone di vostra competenza non è stato possibile trattenerlo. Era in cima alla lista dei confermati ma così non è stato e ci siamo comunque lasciati in ottimi rapporti. Per me avete fatto un grande acquisto, dopo sarà il campo a dire se ho detto bene o male ma sono pronto a scommettere che anche con la Sangio farà grandi cose”.